di quelli che non c’è bisogno di riconfermarsi l’ora.. perchè ti viene ‘naturale’.. al limite tardi un dieci minuti.. – quattro e trenta.. il mio appuntamento col risveglio.. tutte le matttine.. -se il buongiorno si vede dal mattino.. vabè.. meglio che non ci pensi.. – e poi c’è fox che dice che da dicembre-gennaio la bilancia sta attraversando un periodo pesante.. “noterete una stanchezza..” bla bla bla.. – poi dice anche di pazientare ancora un pò.. da aprile in poi la rimonta.. – siamo solo a febbraio.. ed io ho sonno.. – e questo è un dato di fatto.. senza bisogno di verificare.
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i sogni son desideri – parte II
poi vedi in che immagini t’imbatti a furia di seguire dei pin su arredamenti, interiori e design.. – ho visto questa.. stupenda.. e la sento così tanto mia.. sospiro.. – eppure se avessi un montone di contanti.. mica potrei farmi una casa che sembra già usata.. una che racconta una storia? oggi te le fanno tutte iper moderne.. – talmente moderne che se non ci metti dentro un arredamento altrettanto moderno, poi sfigura.. – ecco.. io se avessi un montone di soldi.. andrei alla ricerca di una chicca.. un pò come il loft new yorkese.. con una camera da letto simile a questa.. – sorrido.. io non ho un montone e nemmeno i contanti.. e se continuerò ad essere un umile lavoratrice.. mai ce l’avrò (non gioco nemmeno al lotto!).. continuo a sognare allora.. – aaaahhh quanto vorrei..
..parlando di lavoro.. già perchè prima o poi ne avrei parlato.. (lo faccio ora.. sabato sera.. mezzanotte meno dieci.. perchè il sonno mi è passato.. ho varcato quella soglia delicata.. quella tra il “crollo dalla stanchezza” e “sono di nuovo lucida”.. la soglia poi rappresenta l’andare a letto.. in quel preciso momento.. bene (?!), sono lucida.. – quattro settimane.. sono volate.. sul serio.. – le giornate mi passano che nemmeno me ne accorgo.. funziono a mo’ di pressione.. si.. e non so se è una cosa bella da dirsi.. da realizzare più che altro.. (uno magari direbbe “meglio che annoiarsi no?”).. si certo.. molto meglio.. ma sarebbe anche bello poter un attimo rallentare il ritmo.. aver tempo per respirare.. mandare una mail.. magari rispondere ad un messaggio.. (anche le pause pranzo.. in fretta e in furia).. poi arrivo la sera che barcollo.. – prima stavo preparando (e lasciato a metà) un intervista per la radio.. ecco.. cose che facevo la sera.. ora le faccio il weekend.. perchè la sera.. quando rientro.. a stento riesco a trascinarmi in palestra, cucinarmi qualcosa di decente. – eppure.. (c’è l’eppure eh).. – sto imparando un sacco di cose nuove.. muovendomi in un ambiete completamente nuovo.. cercato e trovato.. – cerco di farmi coraggio da sola.. ogni sera.. “stai alle prime armi monia.. non puoi essere speed come lo eri prima.. non puoi avere la competenza che avevi prima..” – knowledge is power signore e signori.. a me ancora manca.. ed è forse questo che mi fa sentire piccola.. anche se in cuor mio so che non può essere altrimenti ora.. l’esperienza viene appunto ‘esperimentando’.. in quattro settimane che vuoi?.. mamma mi diceva sempre “nessuno nasce imparato”.. – e allora pazienza monia.. – arriverà e tornerà il mio tempo.. io lo so.. altrimenti non ci sarei nemmeno ‘capitata’ li.. – intanto però mi manco un pò.. un pò tanto.. già.. – mezzanotte e tre.. magari il caso di mettere il punto finale a questa parodia notturna.. – buona notte mondobello.. lasciami dormire un pò.. un pò di più..
tempo complice
si ma di cosa? ha piovuto.. giornata grigia.. una di quelle che “me ne starei a poltrire anche tutto il giorno“.. invece ho fatto altro.. e tra l’altro ho anche smistato l’armadio..
nel pomeriggio avevo finito di ‘funzionare’ in casa.. un caffè e due chiacchiere con la sis mentre fabi era allungata sul divano alle prese con insta.. “io con questo tempo in casa sclero”.. – erano le cinque quando le ho salutate.. chiudendo la porta mi sono soffermata un attimo.. poi ho messo la giacca col cappuccio e sono andata a passeggiare.. “al massimo mi bagno un pò”.. – scriviamo febbraio.. di già.. gennaio mi è volato via così.. ma sei stato pesante come primo mese.. tanto.. – sento il bisogno di leggerezza.. – caro febbraio.. sii buono.. con me.. e con chi so io.. – sono le nove e qualcosa.. andrò a letto presto.. buona notte mondo caro.. tanto tra un pò ti sogno..
i just realised…
stavo sorseggiando il caffè mentre “ho parlato in ingleses tutti i singoli giorni negli ultimi.. quasi vent’anni.. e ora.. non un unica parola da un mese”.. – che strano..
aaa…
cercasi riposo (ore di sonno).. disperatamente.
m’affaccio
quì per qualche riga.. stavo cercando degli aforismi.. nulla di pertinente.. – otto gennaio.. di già.. mi sembra come se solo ieri si spacchetavano regali.. invece quì qualcuno ha spinto l’accelleratore.. allaccio le cinture.. aspettando la primavera…
p.s. e se fermo l’installazione dell’update del cell che succede? credo si sia bloccata..
a te che sei..
semplicemente sei.. sostanza dei giorni miei.. sostanza dei giorni mei. una volta una persona disse.. “se c’è una cosa che ho imparato sulla vita.. è che va avanti” – avevo letto sulla pagina di jovanotti che lui non è un amante dei bilanci.. per cui non ne avrebbe fatti.. “si va avanti, tutto da fare, ogni passo è un primo passo, palla al centro!” – per l’anno che è appena passato non voglio fare bilanci ne resoconti neppure io. ho visto e vissuto così tante cose.. tante belle.. alcune meno.. sono cresciuta in questo duemilaetredici.. un anno che sicuramente mi ha segnata.. mi ha insegnato.. ed io ho imparato (e forse per l’una o l’altra ci sarà da ripassare). ho riso ed ho pianto.. tanto. il mondo gira.. questo mio mondobello.. tanto vasto e colorato.. quanto maestro severo. ieri un piccione è sbattuto contro un vetro di casa.. pensavo fosse qualcuno alla porta.. solo dopo.. vedendo delle macchie sul vetro.. mi sono accorta di lui.. di un colore non visto prima.. bianco con un disegno nero sulle ali.. si era fatto male.. mi osservava con la coda dell’occhio.. zoppicava. avevo deciso che avrei chiamato qualcuno.. qualcuno che avrebbe potuto aiutare.. mi sono seduta per un pò.. pensavo.. aspettavo.. e lui dopo.. è volato via. dicono che le colombe siano un segno di pace.. non era una colomba.. ma voglio pensare che non è sbattuto contro il vetro per caso. e mentre sto scrivendo.. forse ho anche trovato il nesso.. forse.. o forse no. che bello sarebbe poter capire i segni. – caro duemilaetredici.. che vuoi che ti dica? forse ci starebbe un grazie.. sicuramente.. anche.. ecco, ci sta anche. a te caro duemilaequattordici invece dico che voglio continuare così.. così come ho finito.. offrendo un bicchiere di spumante ad uno sconosciuto allo scoccare della mezzanotte.. in una piazza piena di gente che faceva il conto alla rovescia.. non c’era nessuno con lui.. “ho visto che è solo, questo è per lei, auguri e buon anno nuovo”.. poi sono tornata dalla mia gente. ecco, voglio continuare così.. guardando per vedere.. vivendo per emozionarmi.. lottando per ciò in cui credo.. amando.. perchè io sono. – ho preso un bel respiro.. benvenuto anno nuovo!
e poi..
alzi il volume della radio.. per poter ascoltare bene…
Se hai intenzione di provare, vai fino in fondo. Altrimenti non cominciare neanche. Potrebbe voler dire perdere la ragazza, la moglie, i parenti, il lavoro, e forse anche la testa. Potrebbe voler dire non mangiare per tre, quattro giorni. Potrebbe voler dire gelare su una panchina del parco, potrebbe voler dire la prigione, potrebbe voler dire la derisione, lo scherno, l’isolamento. L’isolamento è il premio. Tutto il resto è un test di resistenza, per vedere fino a che punto sei veramente disposto a farlo. E tu lo farai. Nonostante i rifiuti e le peggiori probabilità di successo, e sarà meglio di qualunque cosa tu possa immaginare… Se hai intenzione di provare, vai fino in fondo. Non c’è una sensazione al pari di questa. Sarai da solo con gli Dei, e il fuoco incendierà le tue notti. Cavalcherai la tua vita dritto verso una risata perfetta. È l’unica battaglia buona che ci sia. (Chinaski)
e nel frattempo ricevere una mail che come soggetto aveva “cara monia, felice di vederti questa sera – ho prenotato un tavolo per noi nella lounge, a presto”
bello questo ventisei novembre
promemoria
ogni tanto devo ricordarmene.. come anche ora..
è arrivato ottobre..
quello che te lo immagini con gli alberi che lentamente cambiano l’abito.. indossando colori d’oro e di rosso.. poi.. pian piano si spogliano.. foglia dopo foglia.. lasciando per terra.. il loro bel manto.. – è arrivato ottobre ma ancora non si mostra dal suo lato più bello.. quello baciato dal sole.. invece ha portato la nebbia.. le nuvole.. il vento.. (e ora penso a zero.. ai sogni di latta).. forse il motivo delle mie notti corte sono loro.. ed il motivo per la mancanza dei sogni? me lo chiedevo a pranzo.. credo sia stato la settimana scorsa.. non ricordo a quando risale il mio ultimo sogno.. mi mancano.. – mi manca svegliarmi la mattina e ricordare immagini.. personaggi.. parole.. – mi manca cercare di trovare il significato a quanto mi si presenta nel sonno.. – forse basterebbe dormire un pò di più.. solo che non conosco la ricetta del ‘come fare’.. io mi sveglio dopo un tot di ore (poche).. come stamane.. e allora che fai? ti alzi e decidi di fare la ceretta.. tanto andava fatta comunque e così ti restano meno cose da fare la sera.. – caro ottobre.. se puoi.. regalami i colori.. ridammi i sogni.. riportami il sole…