è che va tutto così veloce

e nel mentre sono cambiate così tante cose.. – sono cambiate di loro, ce le hanno fatte cambiare, le abbiamo cambiate noi..
vorrei poter dare il giusto peso a tutto.. ad un inverno che non abbiamo sentito ne visto (e staranno cambiando anche le stagioni..) a vacanze prenotate e non fatte.. non potute fare.. ad un virus, che ha messo in ginocchio il mondo (parlando di persone, perchè per la natura e l’ecosistema sicuramente è stato un bene).. ad un sistema, dettato ed imposto, che noi abbiamo dovuto e ancora stiamo subendo.. (quì non mi dilungo, mi si perdoni).. ad una storia, la mia.. che da quando abbiamo iniziato a “parlarci” ad oggi, esattamente oggi, è passato un anno.. – io non dirò mai di me “questa situazione mi sta cambiando”.. non dirò mai “sono cresciuta”.. – io su questo percorso mi ci sono messa oltre dieci anni fa.. non ho bisogno di lockdown per capire o conoscere, ne me, ne le persone.. non ho bisogno di una storia “di amore” per crescere o maturare.. – stanno succedendo così tante cose.. le osservo, quanto necessario.. e intanto vado, vado avanti.. fiduciosa e speranzosa.. sperando per intanto, di poter presto riabbracciare i miei..
ah, e poi ci sono loro.. hanno pochi giorni, e sono uno spettacolo.

e del venti ottobre ne vogliamo parlare?

per la maggiorparte della giornata e serata.. ho fatto questo:

ebbene si, il mio primo body building contest in assoluto… e non che io sia una seguace del genere o abbia ambizioni simili.. nono.. ma lui sulla destra è un mio training buddy, ci alleniamo nella stessa palestra. e poi sai com’è no? io faccio foto.. lui ha un volto molto interessante (il fisico.. ragà.. son’ gusti) e allora mi ha chiesto se andassi a fare qualche foto. devo ammettere una cosa – io fino a ieri non avevo grandi pensieri su questo mondo dei muscoli d’acciaio. ieri invece, mi si sono aperti gli occhi.. e mi resta da dire solo “tanto di cappello”.. – ho seguito il duro allenamento per mesi.. visto cosa mangia (ovvero cosa non mangia, che loro nella fase della dieta mangiano solo pollo, riso e qualche verdurina, punto. questo, per tre mesi). arrivare a stare li sopra.. ma anche quelli che sul palco non ci vanno.. che non si fanno di punturine.. ma che sudano il sangue.. tanto di rispetto. è uno sport.. così come lo sono tanti altri.. che richiede dedizione, tempo e sacrifici. li ho ammirati ieri, tutti quanti.

poi però.. sai com’è.. il dulcis arriva in fundo.. un qualcosa dopo le venti mi arriva una videochiamata.. ancora lui.. il mio dannatamente bello e misterioso.. per farla breve (che altrimenti mi perdo) “allora, quando andiamo a mangiarci qualcosa? questa volta vengo io da te”. il seguito non lo lascio scritto.. sono già superfelice che fi-nal-men-te lo rivedo (non sono innamorata.. ma quest’uomo è un tipo.. veramente.. e lui, come pochi.. è capace di “he fucks my brain”.. e non poco). questo è quanto.. stringo.. ho una doccia da fare ed un cane da portare a passeggio, quello di un mio amico.. con anche l’amico, ovvio.

un metro sotto al cielo

ed infinita gratitudine – ha organizzato tutto lui.. io dovevo solo portarmi due litri d’acqua “perchè ne avrai bisogno” mi aveva detto e qualcosa da mangiare. l’arrampicata è stata faticosa a tratti.. pendii da togliere il fiato (ed io soffro di vertigini.. ed ho una paura non da niente delle alture) ma ne è valsa la pena, tutta. sto ridendo.. dopo quindici minuti, al primo localino, lui già senza fiato “ecco, questo è il fronalpstock, bello eh?”.. ho riso per mezzora.. con le lacrime.. (ed io che mi ero preoccupata di non farcela.. io). quanti racconti.. tre ore seduti a metà.. in mezzo al niente.. mi ha aperto il cuore “gli uomini non piangono” diceva.. ed io sapevo che avrebbe voluto farlo.. l’ho ascoltato.. per tre ore.. “io non posso aiutarti.. posso raccontarti di me.. posso dirti io cosa farei.. ma quì devi passarci te.. da solo.. e ce la farai.. sappi solo che tutto passa.. anche il male al cuore.” – poi abbiamo proseguito.. siamo arrivati in cima fradici ma felici. eravamo ad oltre duemila metri.. ci siamo stesi sull’erba e siamo rimasti in silenzio.. così.. ad osservare il volo delle taccole.. contemplando l’allineamento di quei colossi difronte ai nostri occhi.. – quanto siamo piccoli noi esseri umani.. – siamo rientrati sull’imbrunire.. “dai, entra che ti faccio un caffè”.. – sorrido.. aaahhh la vie.. comme elle est belle..

solitamente

di domenica mattina a quest’ora sono in palestra… – ho appena finito di fare i pagamenti.. e ho da preparare per la radio per mercoledì sera.. – mi fermo quì.. lascio qualche scatto (ho riscoperto la passione per gli scatti.. quelli pensati.. non che l’abbia mai persa.. ma questi due gli ho fatti consapevole del fatto, che li avrei usati per condividerli in “posti pubblici”.. anche se.. sono fatti con il telefonino).. ..black & white.. che la foto al mercato vive anche senza i colori.. a me addirittura sembra di poter sentire l’odore.. dell’uva.. della verdura fresca.. – ebbene si, sta finendo agosto (ma quant’è lunga quest’estate quest’anno? siamo ancora over trenta.. tutti i giorni.. io vorrei temperature più vivibili ad esser sincera.. venticinque tò.. si tornerebbe a respirare.. – tra qualche giorno è settembre.. mese dei tanti compleanni.. dei tantissimi impegni.. e magari nel finesettimana prossimo biancheggio anche la stanza che ora sembra un ripostiglio.. e ordino l’armadio.. e.. insomma.. c’è da sistemare un pò casa.. – vorrei fare così tante cose.. risorse limitate.. – caro universo.. vorrei tempi un pò più leggeri.. possibilimente.. posso?

nello zaino

mi porto i colori del blu e del verde.. il sapore dei cannoli.. delle brioches e delle paste di mandorla (per i prossimi tre giorni non mi peso.. magari nel frattempo smaltisco qualcosa).. mi porto anche quella cadenza sicula che tanto mi piace (io adoro il romano in primis.. il toscano mi fa morire.. ma anche il siculo ed il napoletano, come dialetti, mi piacciono tanto).. – non mi porto il traffico di pasquetta per arrivare ad ortigia e marzamemi (affollatissima).. e nemmeno i risvegli alle sei e trenta di mattina (ma neanche se me li avesse ordinati il medico.. niente da fare.. io dormo poco, punto). – raccontare questi quattro giorni, ora, sarebbe come chiedermi la luna.. lascio qualche immagine (solo nove.. che i collage quelle ti fanno selezionare e non più).. forse nemmeno le più belle.. scegliere è difficile.. quelle del cuore.. stanno altrove.. – buon finesettimana mondobello.. bellobello…