certi sogni che fai… quelli che le sensazioni fisiche le senti come se stesse succedendo davvero.. ci sono poi quei risvegli.. che hai solo voglia di fare l’amore…
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dove si chiude?
mancava solo l’influenza… mi sembro un rubinetto intasato che però cola da ovunque.. calimero….
same old story
erano le tre e quarantotto… che vuoi fare, girarti nel letto innumerevoli volte e magari riaddormentari dieci minuti prima che suoni la sveglia o alzarti e prendertela comoda.. caffè.. colazione..musica? con un salto ero fuori dal letto… – ho fatto un sogno strano.. – sono le sei e dieci… il treno mi dondola.. dalle cuffiette il great gig in the sky dei pink floyd (che non ho mai seguito.. ma sono uno di quei gruppi “you gotta know them”.. questa è da pelle d’oca.. fa un pò cinquanta sfumature di grigio.. si.. fa tanto passione..) ..ci sta in un giorno di venere.. ..buongiorno caro universo….
ps. giusto per il diario di bordo.. non ho ancora smesso… ma ridotto drasticamente.. la più dura di tutte? quella la mattina.. dopo il caffè.. non mollo… (è decisamente più facile rinunciare ai dolci.. e questa è un affermazione che la dice lunga..) ..to be continued..
diciasette e ventotto
mi sono seduta in treno… un posto insolito per aggiornare il blog.. per di più con il cell.. è così.. di questi tempi ci si adegua.. si diventa ‘inventive’. le giornate volano.. vanno veloci.. veloci anche i pensieri.. i sogni.. un caos. è passato quasi un mese dal day one.. presto.. troppo per esprimere un giudizio.. ora è così.. quello che sarà dopo è ancora da vivere.. – mi chiedessero quali sono le priorità.. i miei bisogni e desideri.. “scusa, quanto lunga la posso fare la lista?” – ..è partito il treno… mi ero già persa con i pensieri.. mi capita spesso ultimamente..(stavo pensando a quando è iniziato questo ultimamente.. “libera la mente” mi dice mia sorella).. inconsapevolmente sono altrove.. “scusa..dicevi?” ..distratta.. attratta.. catturata.. come una calamita.. concentrati monia.. dovrei meditare (e so che il termine giusto sarebbe “vorrei”) ..non riesco.. allora passeggio.. tanto.. e qualche volta cerco di evadere nel mio giardino segreto.. un attimo.. colori.. la natura.. loro.. – oggi la sis si è fatta il terzo tatuaggio.. quarto a quanto pare.. ne ha aggiunto un altro piccolo… curiosa.. io aspetto agosto.. – inizio a saltare.. da un discorso all’altro.. come il gioco che facevamo da bimbe.. himmel und hölle si chiamava.. disegnato per terra con gesso bianco… si arrivava sempre al cielo.. come con le scale.. quelle che farò stasera.. arrivo sempre in cima.. il come varia.. ma ci arrivo. (forse sarebbe un bene salvare questo monologo senza senso.. pensa se mi cadesse la connessione.. non riscriverei… sto per arrivare mentre baglioni mi canta nelle cuffiette..) mi fermo quì mondobello.. – save.
tira un vento forte
quello del cambiamento.. – oppure come direbbe un muratore “non puoi voler continuare a costruire una casa su delle fondamenta marce”.. – sto preparando i vestiti ed i documenti per la fiera.. starò via due giorni.. sarebbe una cosa bella alla base.. anche se faticosa.. ma per me questa volta è diverso.. ora tutto è diverso.. spero di cavarmela..
caro universo.. tu che sai e tu che vedi.. assistimi tu..
volevo andare a letto presto
e invece mi t’inciampo in una luna enorme che mi spia dalla finestra… mamma quanto sei bella.. – undici meno un quarto.. sbadiglio.. – sono sette settimane che non faccio sport.. da cento a zero in un batter d’occhio.. non mi sento bene nella mia pelle..”so cosa intendi, anche io al momento mi sento così”.. stasera ho trovato qualcuno che mi capisce.. – perchè se sei attiva per anni e poi ti dicono di fermarti.. così.. poi stai male.. nel corpo e nella mente.. – non la vivo bene.. aspetto.
due righe così
ho finito di cenare.. ho il portatile accanto.. con un occhio cercavo delle cose.. un orecchio al tg.. (e dicono sempre le stesse cose…) .. ho ancora da sistemare la cucina.. inanto scribbio quì.. due righe.. qualche pensiero.. – è solo che sono tanti.. così tanti che se li mettessi tutti nero su bianco.. scriverei.. scriverei davvero tanto.. – mi ritrovo anche a non voler chiamare qualche amica per non trovarmi in condizione di dover condividere.. – si perchè che fai.. parli o ascolti.. potrei anche solo ascoltare.. ma poi gira e rigira.. – che duemilaequattordici.. quante prove.. quanti ostacoli.. ne superi uno e l’altro già li ad accoglierti.. (pensavo a chi dice “alta la guardia”.. hmm.. e che guardia.. quì ci sta da prenderli come vengono.. di petto.. senza time out.. senza qualcuno che ti asciuga il sudore.. e mi viene in mente balboa.. come in un incontro di box.. solo che io non mi sono mica allenata.. faccio la mia palestra questi giorni.. questi mesi.. e che nessuno getti l’asciugamano). sospiro.. no, non è tutto grigio.. ci sono anche i colori.. quei momenti di sole e calore.. perchè dicono che duri più un minuto di sole che non un giorno di pioggia.. e allora cara pioggia.. dovrai pur cessare.. – c’è da arrivare all’estate.. poi magari avrò meno il fiatone.. poi magari.. le situazioni non me le sentirò più strette.. poi.. – e intanto colleziono i minuti di sole.. non pensando al cuore.. non pensando al corpo.. spegnendo la mente… e mi alleno anche in questo.. che non è mica facile.. – due righe.. per dire niente.. per dire tutto.. va bene così. ventisette maggio.. stiamo andando veloci. ciao mondobello.. sempre bello.
che poi..
che vorrà dire.. instagram? qualche settimana fa avevo pensato “mha.. provo ad aprire un secondo account.. uno pubblico”.. – vedere come ci si muove (espone) su una piattaforma con milioni di users.. e non per ultimo.. per vedere cosa e quanto ci vuole, per esser visti in quella giungla. un due tre prova.. un giorno .. due.. tre. questione di ‘pubblicare al momento giusto?’ ..non credo.. ma allora come funziona con i “followers”? insomma, si, quelli che ti seguono, che mettono un mi piace sulle tue foto.. – esperimento fallito – ovvero.. un pò me l’aspettavo – un déjà-vu.. come anni fa.. i blog.. i bloggers.. i commenti.. bisogna essere attivi.. parecchio.. seguire per esser seguiti.. – too much effort.. too much time.. – è come un campionato.. come con il calcio.. personaggi che giocano in serie a.. addirittura la champions.. e quelli che a stento li si conosce. io gioco in casa.. figuriamoci. il tempo per le trasferte mi manca.. e se anche lo avessi, mi dedicherei ad altro.. il ‘follow to be followed’ alla fine non fa per me.. il prezzo è alto. per cui.. a cuor sereno.. “houston, si torna sulla terra”.. che io soldini non ne ho.. e se li avessi.. reeeewind.. li spenderei. notte d’oro mondobello..
e svegliarsi la mattina..
dududududududdu… – sei e dieci..poche ore di sonno.. cantavano troppo bene su rai due ieri sera.. vabè.. è diverso.. sono in vacanza.. – sono seduta in cucina.. mi accompagna il ticchettio di due orologi che non vanno all’unisono.. – di la qualcuno ora fa la doccia.. sorseggio il caffè.. – con la voglia di parlare.. dududududududdu…
di sogni e di canzoni
me ne sono rimasta a letto per quasi un ora.. “è prestissimo.. magari mi riaddormento..” ..ma in mente rebecca ferguson già mi cantava ‘nothing’s real but the love’.. e poi continuavo a pensare al sogno.. (l’altra notte ho sognato obama.. se ne parla alla tele.. per cui ci può anche stare.. ma obama che mi fa il filo?.. e stanotte invece gollum.. quel mostriciattolo del re degli anelli.. mi stava addosso (letteralmente, perchè lo tenevo in braccio.. mi influiva ribrezzo e paura) .. ero a londra.. sogno stressante.. dell’impresa di come ho fatto per liberarmi di lui.. – se racconti certi sogni all’età di vent’anni uno magari poi ti dice “ma che ti sei fumata?”.. – dovrei meditare.. credo.