per poter dire come va.. per poter esprimere un primo giudizio.. che poi si sa.. quelli magari dopo li rivedi anche.. – comunque ho iniziato bene.. tanti sorrisi.. curiosità.. ma anche indifferenze.. forse perchè sono “quella nuova”.. forse perchè infondo.. e credo sia così.. ogni uno se ne sta un pò nel suo mondo.. – una cosa però la posso dire.. rientrando a casa la sera.. sono k.o. ..perchè è diverso quando inizi qualcosa di nuovo.. devi stare attenta.. sempre.. e allora in questi giorni ho passeggiato.. tanto.. ieri sono tornata anche nel bosco nel quale, a gennaio mi ero persa (le vie infinite).. lascio giusto uno scatto.. per i racconti ripasso..
ah, c’è una cosa che volevo dire.. il tipo.. quello conosciuto a gennaio.. quello dannatamente bello ed intelligente.. è partito per berlino.. tre mesi.. non è che lo abbia rivisto nel frattempo.. qualche messaggio fuggitivo.. ma a me.. da un senso di mancanza.. – si, mi manca.
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io volevo aggiornare…
ma ho avuto il computer in panne.. in tilt.. insomma, schermo nero ed io in panico.. – poi, questa sera, ha deciso che saremmo stati ancora amici.. ed eccomi quì.
non so dove iniziare.. ho in testa fiumi di parole (e lo so che era un pezzo dei jalisse).. – dal presente magari? oggi, dopo oltre un anno ho rivisto il mio prof (quello bello, che mi faceva il filo, si, che mi voleva portare a letto) per pranzo.. sempre bello.. sempre tanto da raccontare.. sorrido.. mi ha salutata scompigliandomi i capelli con la mano “stai bene con i capelli corti”..(ma quanto li adoro io questi gesti? per non parlare del bacio sulla guancia quando ci siamo salutati – secondo me lo sanno.. oppure, gli uomini che ti danno il bacio sulla guancia sanno che a noi donne piace, piace tanto). che poi questo racconto è breve.. i pranzi durano un ora.. carino il suo messaggio dopo… anzi mi è piaciuto tanto.. credo ci si rivedrà ad ottobre, quando darà lezione quì dalle mie parti… – e con lui ho finito di salutare tutte le persone che ho ritenuto importante salutare prima che lasciassi zurigo – si, domani ultimo giorno di lavoro.. bye bye my beloved city.. good bye my dearest platzspitz park.. ci ho passato ore infinite nelle pause.. passeggiando.. fotografando.. o semplicemente contemplando.. – i will miss you, you crazy busy city.. mi hai offerto così tanti svaghi per la mente e per gli occhi.. ma mi hai anche tolto due ore e tot di tempo libero al giorno.. treni su treni.. in ritardo.. affollati.. annullati.. tanto da iniziare a prendere quello delle cinque e quarantasei.. ogni sacro santa mattina.. da mesi.. – tornerò ad orari umani.. spostando la sveglia dalle quattro e trenta alle sei.. (magari meno un quarto.. sono più produttiva la mattina presto).. però, tornerò anche in un posto dove di svaghi ne avrò pochi, pochissimi.. almeno credo.. ci sarà da scrutare la zona.. – insomma domani ora x.. io sono parecchio emotiva.. e per quanti problemi io abbia avuto in passato in quel reparto.. mi dispiacerà comunque.. e saranno abbracci sinceri.. con qualcuno lunghi.. con qualcun’altro meno.. – è così mondobello, e tu lo sai, l’unica costante è il cambiamento.. l’unica.. e restare immobili può essere fatale. – ero un attimo in sovrapensiero ora.. – oggi ho avuto al telefono la mia nuova capa.. che stamane ho saputo che il mio pensavofossestatoluiilmiocapo è stato promosso per un altro incarico ed io avrò una capa e non lavorerò direttamente per lui (io volevo il capo però.. lui a dire il vero.. uff..è che è molto più semplice lavorare con un uomo.. e non sto a fare di tutta l’erba un fascio.. ma semplicemente parlo per.. no vabbè.. ho anche già avuto cape molto in gamba.. ok.. non ho detto niente.. spero sia in gamba anche lei.. e spero che andremo d’accordo.. e spero tantissimo che farò bene).. – “com’è più bella questa preghiera.. è più profonda è più sincera..” c’è il seguito.. è un canto.. una preghiera cantata.. da bambine.. semplice.. come le cose belle e pure.. – ecco.. non ho un filo ora.. sono le nove passate e devo ancora fare la doccia.. che poi finchè vado veramente a letto.. vabbè.. buona notte mondobello.. sogni d’oro e d’argento.. (che ultimamente ne faccio di nuovo tanti sogni.. ma proprio tanti..).. chiudo.. notte.. ciao.
nello zaino
mi porto i colori del blu e del verde.. il sapore dei cannoli.. delle brioches e delle paste di mandorla (per i prossimi tre giorni non mi peso.. magari nel frattempo smaltisco qualcosa).. mi porto anche quella cadenza sicula che tanto mi piace (io adoro il romano in primis.. il toscano mi fa morire.. ma anche il siculo ed il napoletano, come dialetti, mi piacciono tanto).. – non mi porto il traffico di pasquetta per arrivare ad ortigia e marzamemi (affollatissima).. e nemmeno i risvegli alle sei e trenta di mattina (ma neanche se me li avesse ordinati il medico.. niente da fare.. io dormo poco, punto). – raccontare questi quattro giorni, ora, sarebbe come chiedermi la luna.. lascio qualche immagine (solo nove.. che i collage quelle ti fanno selezionare e non più).. forse nemmeno le più belle.. scegliere è difficile.. quelle del cuore.. stanno altrove.. – buon finesettimana mondobello.. bellobello…
in teoria dovrei dormire comunque
ho appena preparato una tazza di latte e caffè.. (sai, le voglie).. e mi sono seduta quì.. sono le undici e dieci.. giusto due righe.. un sogno da raccontare.. ed il messaggio che vi è seguito.. (che io sono impulsiva.. anche alle quattro di mattina)..
alla fine.. (sarà davvero la fine?) il lui tanto bello e dannato.. ne parlai a gennaio.. non si fa più sentire.. zero.. non guarda nemmeno più le mie stories su instagram.. e poi io giù di seghe mentali.. teorie su teorie.. alimentate da una mente che lavora troppo.. solo che le ipotesi possono essere così tante.. allora non ci pensi più (almeno, ne ero convinta).. ma si sa.. anche la convinzione può fare acqua.. e allora che succede? succede che te lo sogni.. e i sogni.. se non sono incubi.. per me sono risposte o premonizioni.. – stanotte è stata la risposta.. mi tornano tante cose.. ma non ho ancora un perchè.. e se non sarà lui a darmelo.. non lo avrò mai… – “è che ti ho sognato, forse perchè mi chiedevo perchè sei come sei.. e forse nel sogno ho avuto una risposta.. non è logica e non si sposa con quanto tu dici di te.. scrivo di getto.. poco celebrale.. impulsiva.. e so già che dopo mi dirò perchè cavolo glie lo dici a fare…” praticamente nel mio messaggio che gli ho mandato.. alle quattro di mattina.. dicevo così.. aggiungendo poi.. il significato del sogno (interpretato da me ovviamentte).. – palese che non avrebbe capito.. di fatti mi sono arrivati due emoticons.. uno sbalordito.. l’altro quello che pensa con la mano al mento ed un OK.. – cioè.. è tutto quello che hai da dire?.. allora in mattinata gli ho lasciato un messaggio vocale.. cercando di spiegare in parole povere quanto una mente complessa come la mia.. possa arrivare a mettere insieme.. quattro minuti di monologo.. avrei preferito allungarmi.. ma correvo il rischio che non lo avrebbe ascoltato.. “sai, io ti ho sempre messo su di un piedistallo.. colto, intelligente, preparato.. sempre al tuo posto nell’essere e nel porti. stanotte ti ho fatto scendere da quel piedistallo. ho capito che dietro a quella persona, che tu fondamentalmente sei.. ce n’è anche un altra.. quest’altra è molto più umana.. anche vulnerabile ed insicura..” ed ecco che d’un tratto non lo vedo più come un dio da venerare (che si sa che avevo un pò perso la testa.. un periodo.. poi mi sono data una regolata).. – mi passa ora per la testa una frase di una canzone di renga “un immagine di te”.. ecco.. credo che quanto io veda.. quanto lui fa vedere.. è un immagine di se.. che comunque è lui.. ma solo una parte.. l’altra è piena di dubbi e insicurezze.. e credetemi.. a vederlo ed ascoltarlo non si direbbe mai.. ma mai nella vita.. – bene.. confermata una tesi che avevo.. solo che.. anche questa non mi da la risposta al perchè lui abbia dietreggiato in tale modo.. e non glie l’ho nemmeno chiesto.. (sto imparando a non voler capire tutto sempre e ad ogni costo).. ma gli ho detto che il suo atteggiamento nei miei confronti è cambiato.. e che nel sogno io questo l’ho visto.. è cambiato due volte.. ed il fatto stesso che io abbia scoperto le sue so called “debolezze” ha fatto si che lui si avvicinasse.. concedendomi di vedere quanto pochi vedono.. – ora.. sempre se si è capito fin quì.. a cosa è servito il sogno se non ho il perchè? io lo so.. mi aiuta a mettermelo a pari livelli.. tu non sei migliore.. e nemmeno io lo sono.. siamo uguali.. ci parliamo ad altezza di occhi.. e forse, mi aiuterà anche, a non pensarci più. sinceramente dubito che lui risponderà al mio audio messaggio.. è così lui.. si penserà le sue cose.. che io non saprò.. e – punto. si, punto, perchè ora, non mi macina dentro questo non sapere.. ho detto quanto avevo da dire (anche se.. in parte.. ho usato delle metafore.. sono una bilancia anche in questo..eppure mi aiutano a farmi capire) ..se vorrà parlare.. spiegare.. io sono quì.. altrimenti andrà bene comunque.. detto quanto c’era da dire.. si va avanti.
iniziano a chiudersi gli occhi ad intervalli sempre più brevi.. sono sveglia da quasi venti ore ormai.. il pensiero di non dover mettere sveglie per i prossimi dieci giorni mi rasserena.. tranne una.. domenica.. che alle sette ho un aereo da prendere.. – stacco quì.. dopo frasiacatenadipocalogica.. a me comunque tornano.. e se non mi risponde non ci resterò male.. ma per una questione di etica (e non solo).. onestamente.. mi piacerebbe lo facesse.. sospiro.. – buona notte mondobello.. mi sto veramente addormentando su questa tastiera.. sogni d’oro e d’argento..
c’eravamo tanto
che? dodic’anni possono passare in un batter d’occhio.. senza vedersi.. giusto qualche messaggio.. gli auguri.. il buon anno.. come stai.. – e poi ti ritrovi un sabato pomeriggio seduti ad un tavolino di un bar.. per quasi tre ore.. a raccontarti.. riscoprirti.. – infondo non ci conosciamo noi due.. ne allora.. ne oggi.. ma c’è qualcosa che lega.. einstein direbbe che è una questiona di fisica.. – it just felt so familiar.. – l’anno scorso in un messaggio mi disse “credo che mi ti son’ fatta scappare all’epoca”.. bhe si.. arrivò tardi sulla retta finale.. – ho smesso di volermi spiegare sempre tutto.. a volte le cose sono e basta.. cosa sia questa non lo so.. ne cosa sarà.. però magari non facciamone passare altri dodici di anni..
c’è che ultimamente faccio davvero fatica a capire la mente maschile.. sarà davvero come dicono? vogliono tutti una sola cosa.. e se non glie la dai.. si perdono.. – eppure io non ci credo.. preferisco pensare che non tutti sono capaci di gestirti.. gestirMi.. e non mi abbasserò mai a pensare che per loro sono troppo.. ma semplicemente che loro.. magari.. non sono abbastanza.. e questa non è superficialità o arroganza.. ma un semplice fatto di maturità.. esperienze.. visione del mondo e della vita.. orizzonti – i miei sono ampi.. lo so.. e tante cose le vedo con occhi diversi.. ho imparato tanto e continuo a farlo.. non mi va di mettere la retromarcia per compiacere.. la mia di strada ha una sola direzione.. avanti… posso anche decidere di rallentare si.. ma tu.. caro mondo maschile.. cerca di starmi al passo..
ieri sera in palestra
finalmente si è deciso a guardarmi.. guardarmi davvero – e io ho guardato lui.. mentre gli passavo accanto.. due sguardi che (a mio parere) la dicono lunga.. altro che cinquanta sfumature di nero!
damose n’taglio
ad occhio e croce ogni quattro anni.. non perchè tenga il conto.. ma si sta presentando come un ciclo anche questo.. pare.. (è che a me la monotonia non piace.. e ne tanto meno rientrare in un canone di donna modello.. quello dei capelli lunghi.. che io poi ho sempre portato legati).. – mi piace tanto.. mi piaccio io (anche se mia nipote la piccola dice che nun me se pò vedè.. rido!).. c’è da dire però.. che mi piacerebbe ancor più, se la mattina non mi svegliassi con la mise tutta sparata.. vabbè.. per la serie “cosa sei disposta a…” – eccomi.. un pò jeanne d’arc.. anche nell’animo…
chi nasce tondo non può morir quadrato
“fregatene mo’.. hai vinto tu” le parole di mia sorella.. si perchè le mie colleghe (e questo già lo sapevo fin da prima) ora rosicano.. e non si smentiscono mai.. fino alla fine.. – sappiate, la gelosia e l’invidia sono una brutta bestia.. bruttissima.. e ricordate.. distruggono chi le nutre.. e non chi le subisce – si, per me non è un bel lavorare così (che poi, in questi due anni mica lo è mai stato.. dovendo prendere di petto quelli che sono gli intrighi tra donne.. le malelingue.. i veleni sputati per infangare) – ma sto crescendo.. e come canta giusy “sono cresciuta più negli ultimi mesi che negli ultimi anni”.. e non è mai un caso se la vita ci mette davanti a situazioni sgradevoli.. prove.. a volte si ripetono anche.. dopo anni.. fino a che tu, non avrai imparato ad affrontarle in un modo che ti porti avanti.. – proprio ieri sera dicevo ad un amico “sai lo, non sono ancora abbastanza zen da riuscire a farmele rimbalzare.. ma sto diventando sempre più brava.. il ‘disturbo’ che mi creano dura sempre meno”.. già che ora lo chiamo disturbo (per non perdermi in spiegazioni lunghe.. lunghissime.. su come la negatività di altri possa influenzare.. danneggiare.. il nostro quieto essere).. – gesù alla croce disse “padre, perdona loro, perchè non sanno ciò che fanno”.. ed io negli anni ho imparato a perdonare.. tante cose.. anche questa.. non voglio male a nessuno e ne tanto mi voglio sedere in riva al fiume per un giorno vedere passare i loro cadaveri.. – io vado avanti per la mia strada.. ho me a cui pensare.. me e ciò che mi sta a cuore.. perchè questa è la priorità.. – karma.. you get what you give.. and it will come around.. always.. – ora sorrido.. sono le quattro e quarantadue.. si, ancora non dormo tantissimo (nemmeno abbastanza).. ma va meglio.. è una bella storia la vita.. davvero.. – buongiorno in questo di venere mondobello…
lettere di un certo peso
oggi ho dato le mie dimissioni – libera!
quattro e zerosette
ho aperto gli occhi alle tre e ventisette.. mi sono trascinata in bagno… e poi la solita.. “mica torno a dormire se poi tra un ora mi suona la sveglia”.. – sono settimane così.. fatte di quattro ore e qualcosa di sonno.. di occhi gonfi e rughe profonde.. di che alle due del pome “se ora potessi dormirei.. anche per terra”… vabbè.. passerà anche questo e torneranno notti serene.. le mie sei ore consuete (si che io quelle dormo.. sei e sto a posto.. poi, se qualche volta ne capitano sette.. sto divinamente.. una volta al mese.. sorrido).. – sta li il segreto.. quanto prima accetto che questo per ora è normale.. tanto prima tornerò a non pensarci.. e tornerà anche il sonno regolare.. – bene, e dopo quest’analisi approfondita sulle mie abitudini notturne cosa racconto?.. sto temporeggiando.. da dire avrei.. ma aspetto di poter mettere nero su bianco.. – poi c’è che sto pianificando vacanze.. tutte brevi.. ma sempre vacanze sono.. la sicilia ad aprile.. il salento a maggio.. ma prima vado a milano perchè ho davvero bisogno di comprare qualche maglietta nuova.. questo weekend smisto un pò di roba.. bisogna far posto a cose nuove.. sempre e comunque.. (e questo era un pensiero aforista)… quattro e diciotto.. faccio colazione..