potrei fare come i bambini

un piccolo calendario dove fare le crocette.. contare le volte che restano da dormire.. ma contare i giorni.. ora.. me la farebbe sembrare interminabile.. conto le settimane.. sono di meno.. e se conto i mesi.. faccio in un batter d’occhio.. – “zia perchè non vieni in vacanza insieme a noi?”.. – eh, perchè non ci vengo?.. ho scelto io di fare la scuola.. e spero che sia come lessi su di un murales qualche anno fa.. perchè io i semi li ho gettati..- ora ci vorrebbe un pò di sole.. per loro.. e anche per me..

continuo a fotografare persone e cose.. – mentre di me.. parlano pochissimi scatti..
“perchè chi getta semi al vento.. farà fiorire il cielo..”

15mar13

sulla mia pelle.. nel mio sangue

era il duemilaedieci.. il mio primo tatuaggio.. – allora pensavo anche che sarebbe stato l’unico.. – poi sono passati anni prima che sentissi il bisogno di farne un secondo.. – da venerdì sera ho un pensiero che mi frulla per la testa.. – ho ordinato un libro.. l’ho trovato solo usato.. un piccolo libro che tempo fa aveva letto il mio omeopata.. (e mi rendo conto quanto mi manca.. andavo da lui anche senza il bisogno dell’acupuntura.. mi facevo punzecchiare l’orecchio ed ascoltavo i suoi racconti..) – ora aspetto il libro.. il disegno prenderà forma nei miei pensieri.. quando saprò per certo.. chiamerò per l’appuntamento..

tic tac.. tic tac..

mi è volata via una settimana.. così.. l’ultimo post data venticinque febbraio.. intanto è arrivato marzo.. anche lui.. così.. quasi in punta di piedi.. – camminando per strada guardo i campi.. ancora non c’è ombra di fiori colorati.. ancora no.. ma la mattina quando sorseggio il caffè.. lo sguardo al cielo.. ci sono gli uccelli con il loro cantico spensierato.. – ho guardato fuori.. le sette e un quarto ed è già scuro.. presto si allungheranno anche le serate.. (pazzesco.. sto pensando che potrò studiare senza sentire il bisogno di andare a letto perchè mi starà sembrando notte fonda da un pezzo..) – quattro mesi.. – altro weekend di scuola.. altro sabato sera e domenica con la testa abbassata sui riassunti.. in palestra ho ripreso a fare gli esercizi per la schiena.. sarai più felice quando anzichè star rigida su di una sedia.. ti porterò in giro.. ma tu intanto tieni duro.. così come lo faccio io.. – ora dovrei iniziare con una nuova materia.. dovrei.. sospiro.. – ho in testa le melodie che le nini mi hanno suonato al pianoforte qualche ora fa.. sono brave.. non so se inizierò davvero a suonarlo pure io.. intanto m’incanto ad ascoltare loro.. guardando le loro piccole mani scivolare sulla tastiera.. – sette e venticinque.. non credo che studierò più per oggi.. quand c’est bon, c’est bon.. – ora è tempo per me..

chi si ferma è perduto

diceva il grande antonio de curtis.. e allora io che faccio? vado avanti.. sempre e comunque.. come un motorino.. arrivo a casa dopo il lavoro per scrivere mail a mobilifici.. ad aziende.. – faccio riassunti per la scuola.. studio.. – in sottofondo ora c’è sanremo.. – vaga-mente – ripenso al divano.. penso alle finanze.. (ora pure un guaio con la macchina che sembrava poco e invece…) – non riesco a concentrarmi..  riguardo le foto che ho fatto sabato.. ne sono ancora innamorata.. – basta che ora non mi rimetta a girare.. altrimenti arriva l’estate ed io sarò ancora senza divano..
p.s. sarà come diceva totò.. ma io mi sento davvero un catorcio.. mi manca il sole..
lei

vaga-mente

periodo così.. non aggiorno perchè non ci penso.. la mia mente sta un pò ovunque.. e sono presa da trentamilacose.. – tra qualche giorno riprende la scuola ed io mi ritrovo ad organizzare spostamenti di mobili.. vado da mobilificio a mobilificio.. e poi.. poi sto leggendo tanto.. faccio ricerche.. (che se leggessi meno mi preoccuperei anche meno).. questo sarà (pare e spero) l’anno dei viaggi.. e quello che cattura tutta la mia attenzione è quello in kenya.. – le cose da fare e quelle da evitare.. le precauzioni da prendere.. i vaccini da fare.. (comprerò anche un pigiama anti-mosquito).. – inizialmente mi ero preoccupata per la criminalità.. timore che ora è quasi svanito.. penso alle zanzare invece.. alle malattie che possono trasmettere.. leggo e m’informo.. si perchè io voglio tornare dal viaggio sana come alla partenza.. col cuore pieno di emozioni ed esperienze stupende.. questo vorrei..

appéro

anditnowgoes
non sono passati nemmeno cinque giorni ed ho venduto praticamente tutto.. cambio il soggiorno.. – è da un pò che sento il bisogno di cambiare.. sono cambiata io.. cresciuta.. e con me anche i miei gusti.. bisogno di una ventata.. – i divani sono andati via in meno di un ora dall’inserzione.. il tavolo con le sedie dopo due ore.. le due madie idem, nella stessa sera.. mi restano i due tavolini.. – e brava.. resterò col sedere per terra.. (non voglio pensare a quanto li pagai io anni fa.. oggi praticamente li sto ‘regalando’.. ma è così che va.. i mobili usati non te li compra nessuno se cerchi di venderli a prezzi ragionevoli..) – ieri tour de force per mobilifici.. la fatica (sarei arrivata a milano con i chilometri fatti) è stata però premiata.. ho ordinato il tavolo da pranzo (belliiiiiissimo.. molto grezzo.. con crepature.. fa un pò tavolone medio evo.. lo adoro) ed in settimana, prima voglio vedere una altra cosa, ordino il mobile che va a sostituire le madie.. legno rosso col davanti stile patchwork.. lavorato a mano.. fascino orientale.. me ne sono innamorata a prima vista.. – cavoli però.. entro fine mese avrò il soggiorno vuoto.. e ancora non so dove andare a sbattare per il divano.. le sedie poi.. me ne piacesse una che costa poco.. sospiro.. sabato prossimo altro giro per mobilifici.. questa volta però resto tra ‘le mura di casa’.. – nel weekend ho svuotato un pò.. messo via bicchieri e piatti.. – avessi già quì ‘i sostituti’ sentirei meno il magone.. ma sono diventata brava.. una volta mi avrebbe fatto veramente male separarmene.. col tempo ho imparato a dare un valore emotivo alle cose giuste.. – sono sfinita.. e vuoi vedere che ora faccio fatica a dormire? morfeo.. aiutami tu..