un lunedì da leoni

erano le otto e mezza passate da poco.. una telefonata che mi ha illuminata.. ma io.. non glie l’ho mica fatto capire.. questa volta no… e spero tanto.. che questa volta sia quella buona.. abracadabra…

sono rientrata.. meglio di quanto avessi pensato.. abbracci sinceri.. tanti..

si.. oggi è stata una giornata memorabile.. poi si sa.. per alcune cose.. mi capisco da sola.. (è che lo dicono anche le stelle.. su tutta la linea..)  – grazie caro universo.. paziente.. quanto sto imparando ad esserlo anche io..

bho…

di solito dicono che se c’è interesse.. ti cerca.. – allora devo bene o male.. sventolare bandiera bianca.. – che lui mica mi ha più cercata.. zero.. – e dire che avevo pensato gli fossi simpatica.. un tipetto interessante.. (si.. che non sono ne scema ne noiosa.. anzi.. – ho abbastanza autostima per conoscere il mio valore.. e menomale..).. – posso essermi sbagliata così tanto? no ma dico.. un pomeriggio coi fiocchi (almeno credo..) e poi il vuoto.. nemmeno l’eco.. – scuoto la testa.. non ci arrivo.. – io so che lui è particolare.. nessun parametro.. nessuno.. lui non cerca.. (e allora perchè volermi vedere.. perchè quel “il faut aller vite” che ho pure dimenticato di chiederglielo.. questo vite..) – e io? davanti all’ennesima prova.. di pazienza (suppongo).. – oppure no? dimmelo tu caro universo.. visto che mi ci hai messa te in questa situazione.. dimmi tu cosa devo apprendere in tutta questa storia? dovevo incontrarlo per farmi dare dei consigli su dei libri da leggere? non credo proprio.. li avrei trovati comunque se quello è un percorso che devo fare.. – intanto non lo cerco.. tutto tranne patetica.. niente fastidi.. niente fuori tempo o fuori luogo.. – pazienterò.. time will show dicono sempre.. e che mi sia mostrato allora… (e se lui pensasse la stessa cosa?.. no, lui non pensa la stessa cosa.. ma allora vorrei sapere cosa pensa.. e anche questo.. dubito mi sia concesso.. sospiro)… – intanto è venerdì.. e sono volate queste cinque settimane.. nelle quali volevo fare così tante cose.. eliminare vestiti che non indosso più.. svuotare la cantina.. sistemare l’ufficio.. – non ho fatto niente.. ho riposato la mente.. che a quanto pare.. ha girato intorno ad una sola cosa.. – siamo così noi donne.. che io so che un uomo al posto mio non starebbe a farsi tanti film.. – ho voglia di partire.. un avventura.. un viaggio lontano.. e non per via del tipo.. ma perchè lo sento dentro.

lui

giorni fa mi ero chiesta… così.. tra me e me… se qualcuno ti chiedesse “dove ti piacerebbe essere baciata?”.. e tra me e me ho risposto “sulla guancia” – prima che ripartissi nel tardo pomeriggio.. ci siamo abbracciati (come farebbero due amici di vecchia data) ha voltato la testa e mi ha baciato la guancia…

si lo ammetto.. ero un pò agitata prima di arrivare lì.. imbarazzata.. io che in fondo sono timida.. – un piccolo localino sul lago.. due tazze di tè.. qualche scambio.. – non ero troppo a mio agio all’inizio.. i primi incontri in posti chiusi per me sono come delle galere.. aiuto, tiratemi fuori di lì… – “ti va di andare a fare due passi?”.. se mi andava? mi aveva letto nel pensiero.. e come si stava per sciogliere il ghiaccio sul lago.. iniziavo a sciogliermi anch’io.. racconti.. confidenze.. – “ascolta.. tu ora andrai a casa a riposare il ginocchio.. io ho una voglia matta di caffè.. ti va di prenderne uno prima che rientri?”..me lo ha preparato a casa sua.. “ma la tua moka fischia sempre? mai sentito una moka che fischia così” “no, non lo ha mai fatto, è la prima volta”.. ero seduta sullo sgabello in cucina.. osservavo le foto attaccate su un quadro in sughero… addosso avevo una sua giacchia.. “senti freddo?” “tranquillo, ora mi passa..” ma era già arrivato col rimedio.. – si dice che bisogna sapere quando è il momento di andare via.. – ho preso il mio cappottino.. e lui con un gesto naturalissimo ha chiuso una delle cerniere della mia borsa.. un abbraccio.. un bacio sulla guancia.. “mandami un messaggino quando arrivi a casa”..

grazie.. du fond du coeur.. – non so se e che seguito ci sarà.. io lo spero.. nessuna aspettativa.. vivo di sensazioni.. e queste.. sono decisamente particolari… molto..

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ci si può sbagliare

e sai come?!
“ti vorrei vedere” mi ha scritto.. nel bel mezzo di un dialogo uozzappiano.. tra messaggi scritti.. vocali.. e risate – cioè ha detto proprio così.. due volte.. – che faccio ora, inizio da adamo ed eva oppure la versione short? versione short.. che io a fare le ore piccole non son’ più brava.. tantomeno se leggermente bevuta.. oggi ne ho risentito.. – allora.. lui è un mister super intelligente.. colto.. fisicaccio.. – conosciuto anni fa.. (si che ne parlai.. io nel duemilaeotto ero registrata su qualche sito da single.. o wannabesingle).. – mai incontrati.. una telefonata (che mi lasciò traumatizzata.. della serie “figura di merda” e “ma chi ti credi di essere?”).. qualche messaggio.. e poi.. per anni il silenzio.. davvero.. amici su feisbuk si.. ma mai punti di contatto.. tranne qualche like fuggitivo (si perchè le cose che condivide in genere mi piacciono e potrei anche averle postate io).. magari dovrei dire che non sta ‘a portata di mano’ il che a secondo dei punti di vista.. facilita o.. complica – vabbè.. non me ne sono mai preoccupata.. quieto vivere.. – fino a qualche mese fa.. complice instagram.. per farla corta.. e non vuoi condividere numero di telefono? (a questo punto non cambiava più niente.. anzi.. più comodo.. che a lasciare messaggi vocali su messenger.. (ti è mai capitato di parlare per oltre due minuti.. e renderti conto che messenger dopo un minuto di audio stacca? ecco.. – che poi avevo detto che avrei scelto la versione short.. – e che short sia.. – insomma.. il tipo che io fino a ieri ritenevo intelligente e parecchio presentabile.. bhe.. lo ritenevo anche molto “i know better… i have all the experience and knowledge and i am too cool for you and the rest of them” cose che in genere mi fanno fare il giro quello largo.. larghissimo.. – ieri però mi sono ricreduta.. mi sa che è anche simpatico.. ride.. e canta al  telefono.. anche se stona.. – “certo, incontriamoci”.. bene no? niente di male no? – eh ma io sono io.. e sono in fase “lo sento..e non me lo tengo”.. – allora una volta rientrata.. ripensandoci.. rileggendo.. gli ho detto che ero rimasta stranita.. perplessa.. – le ho viste le due spunte azzurre.. ma non ha ancora risposto.. – la cosa non mi flippa.. anzi.. sto diventando davvero brava a non dare importanza a messaggi senza risposta (sembra diventare una moda.. bho.. ma stiamo davvero diventando così? sbadati.. che ci scordiamo le cose.. che siamo troppo presi.. o che priorizziamo le persone come le cose?) – vabbè.. fatto sta che non ha ancora risposto.. sono curiosa.. ho due possibilità in testa.. che ora non lascio scritte.. altrimenti sai che psicoanalisi ti mollo.. (e anche li.. potrei sbagliarmi di brutto.. niente previsioni allora..) – spengo tutto.. anche il cervello.. e buona notte al cesso.