del tipo che mi fece girar la testa per un bel pò di mesi.. quello dannatamente bello ed intelligente.. – insomma.. credo mi stia antipatico.. anzi, ne sono sicura.. e non perchè non lo si sente.. ma.. anche da foto presto o tardi arrivi ad un lato di carattere (insta serve anche a questo).. quello del “come uno si pone”.. attenti eh.. ho scritto pone.. che l’essere è tutt’altra cosa – è vero.. ne avrà tanti di lati.. ma quelli a me concessi.. a tratti mi irritano.. che già chi si pone mi garba poco.. preferisco un carattere nudo e crudo.. sinceramente (è che io sono di petto.. impulsiva.. e quelli troppo celebrali.. alla lunga mi stancano).. easy no? next!
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il mio host
mi ricorda che sta per scadere la rata annuale per il mantenimento di questo mio giardino segreto.. allora che faccio.. mi riaffaccio.. volentieri eh.. perchè non è che non mi piaccia passare da quì.. anzi.. adoro questo posto.. e poi.. scrivere mi rilassa.. (hai ragione tu marco.. quì le settimane volano davvero.. ed io aggiorno poco..) – intanto lascio uno scatto.. fresco di giornata.. non è il top (a dire delle mie nipoti).. ma lo lascio comunque.. con tanto di fogliame.. perchè quì è diventato autunno da un giorno all’altro.. così.. mica ti avvertono le stagioni.. loro fanno come meglio credono.. e come ogni anno.. bisognerà affrettarsi a mettere qualche poncho.. qualche cappottino leggero.. perchè in men che non si dica.. sarà inverno.. vuoi vedere? io no.. non voglio vedere.. io voglio un autunno leggero (anche se.. stando agli impegni.. ma lo vorrei comunque..).. – venti e zero otto.. in casa si estende un odorino di quiches.. ancora non accendo i riscaldamenti.. ho messo su una giacca di lana.. e poi col forno acceso si sta bene (riiido).. – mi oppongo vostr’onore.. io le giornate fredde non le voglio ancora.. – viva l’autunno mite.. col sole.. dai mille colori..
quattro e venti
sono sveglia già da un ora.. mi capita spesso ultimamente.. mi sveglio la notte per andare in bagno.. e tornata a letto sono presa dai tanti pensieri lavorativi.. cose da non dimenticare.. cose da fare.. progetti e cose in sospeso.. un carosello.. – stamane (stanotte) ho pensato che prendendo appunti sul cellulare, magari poi mi sarei anche riaddormentata.. questo era un ora fa.. mi sono alzata.. e uno cosa vuoi che faccia nel cuore della notte?
magari può sembrare ripetitivo.. o addirittura esagerato.. ma c’è che sto vivendo periodi quasi massacranti a livello lavorativo.. è che è tutto nuovo.. che mi devo ancora ambientare e capire (la mia capa ieri mi ha detto che ci vorrà un anno).. il lavoro è tantissimo.. non vi sono giorni e mai ci saranno.. nei quali te ne vai a casa la sera, pensando di avere finito tutto.. li non si finisce mai.. puoi finire una cosa.. ma ne hai altre dieci che già aspettano.. (e poi.. ma quante riunioni facciamo?).. – tra due settimane la prima fiera.. germania tre giorni.. poi quella grande a gennaio a colonia e quella a milano in aprile.. si va avanti a suon di mesi.. che ne sono passati già tre.. (ieri colloquio di fine tempo a prova.. già, che i primi tre mesi quì per regola sono sempre di prova.. che ho superato con un bel “e lode”.. anche se.. di strada da fare ancora ce n’è)..
sul privato niente di nuovo.. nessun superman all’orizzonte.. quieto vivere.. e poi lo cantano anche i modà con emma no? aaaaarriverà il sapore del bacio più dolce… sorrido.. – quattro e quaranta cinque.. faccio un altro caffè.
come nei film
ero seduta in giardino.. e mi stavo guardando le foto immagine dei miei contatti su whatsapp… d’un tratto ho notato una foto nuova.. un vecchio contatto.. del quale pensavo il numero non esistesse più.. sono rimasta stranita.. – so che i numeri disattivati possono essere rimessi in circolazione da nuovi utenti dopo un tot di anni.. ma non ci avevo pensato.. d’impulso ho mandato un messaggio:
“strano, mi è appena risbucata la tua foto, hai riattivato il numero?”
(e non ricordavo più che la foto mi era uscita perchè io l’avevo salvata come foto di contatto.. uno a pelle mica ci pensa.. mica si ricorda..) – un ora dopo mi risponde “english?” …ora sorrido.. ma prima ho pensato che fosse uno scherzo.. invece no.. ho risposto in inglese “pensavo fosse il vecchio numero di una mia conoscenza.. sembra tu abbia appena attivato questo numero”.. – il numero mi risponde subito “suppongo fosse stata una conoscenza importante allora”.. altro messaggio “non ti preoccupare”.. – ho sorriso ed ho risposto “lo è ancora.. ciao, chiunque tu sia”
è da film.. una roba stile serendipity o simile.. mi piace.. sorrido.. – buona notte mondobello…
agosto
è da un mese tutto che non aggiorno… e non è che me ne sono resa conto stamane… – sai quante volte ho pensato “ora mi siedo e scrivo…” solo che poi…
primo agosto.. festa nazionale quì… fuori c’è afa.. io allora resto dentro.. (ho appena messo in frigo una bottiglia di caffè… fa estate.. anche quando tu non parti).. – di là c’è una pila di scatoloni che mi aspetta.. – no, non trasloco.. ho finalmente preso di petto il proggetto “quella camera va cambiata”… il guaio è che è la camera dove ho dentro tutto.. quel tutto che per inscatolarlo ti fa perdere ore.. giornate.. (foto, lettere, diari, dichiarazioni dei redditi e parentele).. si perchè non è che prendi e inscatoli.. no, già che ti trovi smisti.. butti via.. amo quel senso di leggerezza.. – vorrei finire oggi.. poi c’è da sbarazzarsi di quel mobile.. riverniciare.. comprare quell’armadio che sta in stanby.. e risistemare.. – vorrei poter pensare che avrò finito entro settembre.. (che i weekend sono quelli che sono.. e di solito anche quelli.. a impegni non scherzano)…
per il resto (chiamasi lavoro nuovo) torno un altra volta.. – che già mi sembra un mini miracolo esser tornata ora… – si, mi sono mancata un pò anche io…
ps. c’è che d’un tratto sento una voglia matta d’innamorarmi.. (tanta voglia di scriverne ora.. ma se inizio.. restano lì gli scatoloni.. e io poi vado in tilt)
sono ancora viva
e questa è una certezza. è solo che.. puntino puntino puntino… – vabbè.. non mi dilungo.. scenario immaginabile.. – rimando.. tornerò quando la mente sarà fresca.. più leggera (di solito nel weekend.. solo che anche quelli ad impegni non scherzano..) – comunque sto bene.. mi batto come meglio posso.. come meglio so… – è tutta questione di tempo.. una volta uno disse… – serena notte mondobello..
metre le settimane passano
questo posto quì prende un pò di polvere… – infondo lo sapevo.. che sarebbero state giornate pienissime.. neuroni in fumo la sera (e non solo).. – iniziare un nuovo lavoro.. dove di conosciuto c’è solo la lingua che parli.. non è un gioco da ragazzi.. ed io non ho più vent’anni.. – è così che rientro la sera distrutta come dopo una giornata di lavoro nei campi.. sotto il sole cocente.. (stanotte ho dormito sul divano.. crollata col telefonino in mano.. che volevo cercare idee nuove su pinterest)… – per fare un piccolo summa summarum delle prime due settimane.. bhe, direi tutto bene.. so che ce la posso fare (le aspettative sono alte.. ed il budget di mia responsabilità ancor di più).. so che potrò far bene.. ma.. devo decellerare in testa.. che io sono solita ad avere delle aspettative mie (quelle di dover sapere tutto subito).. e anche se so che non è possibile.. vallo a dire alla testa dura che mi ritrovo.. – comunque.. finora ci sto dentro.. e l’unica nota dolente è che la mia assistente (non ho mai avuto un assistente io.. fa strano) si licenzierà da quì a breve.. breve inteso come fine mese.. o come fine anno.. non ha ancora deciso. vuole andare a vivere in italia “fare una vita come in vacanza.. non sgobbare per poter andare in vacanza” (chi non lo vorrebbe).. – il dramma è che lei lì ci lavora da vent’anni.. venti.. e che conosce tutto e tutti.. – sono quelle perdite.. quei vuoti.. che il buco dopo ti resta davvero.. ed io poi che faccio? non ho (ancora) le competenze per.. evito un elenco di spiegazioni.. – voglio essere positiva.. voglio pensare che almeno resti fino a fine anno.. il tempo.. mio.. per poter dire “posso camminare da sola”.. padrona di sistemi informatici e non solo.. – ecco.. caro universo.. aiutami tu… parlale tu.. che io ci ho provato già.. sono sei mesi.. che a me aiuterebbero a respirare… grazie.
tra amiche – single
“sai, nel weekend sono andata un pò in crisi” (lei).. “tizia ora ha un compagno.. e io mi chiedo cosa è che non va bene con me”.. sapevo cosa sarebbe arrivato in seguito.. – siamo rimaste li due ore.. davanti a due caffè latte tiepidi.. scordati tra le tante parole.. (che con i diciotto gradi di oggi ci stavano anche).. – è che le single, a secondo dei giorni, sembrano in via d’estinzione.. e quando vieni a sapere che una tua amica ora ha un nuovo tipo, è allora che ti senti davvero una spece protetta. eppure, le statistiche dicono il contrario.. bho, non saprei.. – “ora mi sono iscritta anche io a quel sito.. quella app insomma, ma non so come funziona” – e lo chiede proprio a me.. io non ho la più pallida idea.. quando ho usato io quelle applicazioni (parlasi di nove anni fa) era tutto molto più semplice.. non costava un occhio e non c’era il novantanove per cento di uomini che cercano solo il divertimento, fisico, per capirci. (si perchè se non paghi, o non vedi le foto, oppure vedi le foto ma non c’è lo scambio scritto.. hai capito come funziona? e non parlo di tinder.. che secondo me è squallido.. ma anche lì.. ad ogni uno le proprie preferenze ed esperienze).. – fatto sta, che ho un amica in crisi.. e a niente serve dirle che non è sbagliata lei.. che viviamo in un paese sovrapopolato di donne.. che viviamo in una zona con poca selvaggina e puntino puntino puntino.. – ora sono seduta quì e scrivo.. invece di studiarmi i cataloghi che mi ero portata a casa dal lavoro.. – si, perchè ora questa cosa da da pensare anche a me.. (non sono immune all’argomento, ma per lo più, lo vivo bene.. anzi, ci convivo bene).. però.. sta anche di fatto che non molto tempo fa ho scritto un post lunghissimo e per questo ora non mi voglio ripetere.. – ho appena mandato un messaggino al tipo dannatamente bello ed intelligente.. ovviamente non mi risponderà.. per ora.. magari domani.. è così lui.. (ma perchè io vado ad imbattermi sempre in persone particolari.. complesse.. non voglio dire complicate.. ma non facili ((già, che se fosse facile mica ci starei a pensare)).. – vabbè niente.. scrivo a zig zag.. magari meglio che mi legga i cataloghi.. magari vorrei mi rispondesse (magari vorrei potesse leggermi il pensiero.. e non me ne vergognerei ecco).. ma poi mi chiedo cosa cavolo gli passi per la testa..(evidentemente niente che riguarda me) – no ma davvero.. da cento a zero.. quattro mesi fa era un cercarsi e piccole attenzioni reciproche.. poi.. niente poi. giuro che a me queste cose fanno andare in tilt.. non capirle ecco. poi uno ti dice (e me lo dico anche io, davvero) che nella vita non bisogna voler comprendere tutto sempre ed assolutamente.. bisogna imparare ad accettare le cose per quelle che sono.. move on insomma. si ok, ma per poter andare avanti, uno non dovrebbe prima, almeno, capire perchè sta andando avanti? mi sembro patetica.. eppure è lecito no? ok, leggo i cataloghi va.
presto
per poter dire come va.. per poter esprimere un primo giudizio.. che poi si sa.. quelli magari dopo li rivedi anche.. – comunque ho iniziato bene.. tanti sorrisi.. curiosità.. ma anche indifferenze.. forse perchè sono “quella nuova”.. forse perchè infondo.. e credo sia così.. ogni uno se ne sta un pò nel suo mondo.. – una cosa però la posso dire.. rientrando a casa la sera.. sono k.o. ..perchè è diverso quando inizi qualcosa di nuovo.. devi stare attenta.. sempre.. e allora in questi giorni ho passeggiato.. tanto.. ieri sono tornata anche nel bosco nel quale, a gennaio mi ero persa (le vie infinite).. lascio giusto uno scatto.. per i racconti ripasso..
ah, c’è una cosa che volevo dire.. il tipo.. quello conosciuto a gennaio.. quello dannatamente bello ed intelligente.. è partito per berlino.. tre mesi.. non è che lo abbia rivisto nel frattempo.. qualche messaggio fuggitivo.. ma a me.. da un senso di mancanza.. – si, mi manca.
io volevo aggiornare…
ma ho avuto il computer in panne.. in tilt.. insomma, schermo nero ed io in panico.. – poi, questa sera, ha deciso che saremmo stati ancora amici.. ed eccomi quì.
non so dove iniziare.. ho in testa fiumi di parole (e lo so che era un pezzo dei jalisse).. – dal presente magari? oggi, dopo oltre un anno ho rivisto il mio prof (quello bello, che mi faceva il filo, si, che mi voleva portare a letto) per pranzo.. sempre bello.. sempre tanto da raccontare.. sorrido.. mi ha salutata scompigliandomi i capelli con la mano “stai bene con i capelli corti”..(ma quanto li adoro io questi gesti? per non parlare del bacio sulla guancia quando ci siamo salutati – secondo me lo sanno.. oppure, gli uomini che ti danno il bacio sulla guancia sanno che a noi donne piace, piace tanto). che poi questo racconto è breve.. i pranzi durano un ora.. carino il suo messaggio dopo… anzi mi è piaciuto tanto.. credo ci si rivedrà ad ottobre, quando darà lezione quì dalle mie parti… – e con lui ho finito di salutare tutte le persone che ho ritenuto importante salutare prima che lasciassi zurigo – si, domani ultimo giorno di lavoro.. bye bye my beloved city.. good bye my dearest platzspitz park.. ci ho passato ore infinite nelle pause.. passeggiando.. fotografando.. o semplicemente contemplando.. – i will miss you, you crazy busy city.. mi hai offerto così tanti svaghi per la mente e per gli occhi.. ma mi hai anche tolto due ore e tot di tempo libero al giorno.. treni su treni.. in ritardo.. affollati.. annullati.. tanto da iniziare a prendere quello delle cinque e quarantasei.. ogni sacro santa mattina.. da mesi.. – tornerò ad orari umani.. spostando la sveglia dalle quattro e trenta alle sei.. (magari meno un quarto.. sono più produttiva la mattina presto).. però, tornerò anche in un posto dove di svaghi ne avrò pochi, pochissimi.. almeno credo.. ci sarà da scrutare la zona.. – insomma domani ora x.. io sono parecchio emotiva.. e per quanti problemi io abbia avuto in passato in quel reparto.. mi dispiacerà comunque.. e saranno abbracci sinceri.. con qualcuno lunghi.. con qualcun’altro meno.. – è così mondobello, e tu lo sai, l’unica costante è il cambiamento.. l’unica.. e restare immobili può essere fatale. – ero un attimo in sovrapensiero ora.. – oggi ho avuto al telefono la mia nuova capa.. che stamane ho saputo che il mio pensavofossestatoluiilmiocapo è stato promosso per un altro incarico ed io avrò una capa e non lavorerò direttamente per lui (io volevo il capo però.. lui a dire il vero.. uff..è che è molto più semplice lavorare con un uomo.. e non sto a fare di tutta l’erba un fascio.. ma semplicemente parlo per.. no vabbè.. ho anche già avuto cape molto in gamba.. ok.. non ho detto niente.. spero sia in gamba anche lei.. e spero che andremo d’accordo.. e spero tantissimo che farò bene).. – “com’è più bella questa preghiera.. è più profonda è più sincera..” c’è il seguito.. è un canto.. una preghiera cantata.. da bambine.. semplice.. come le cose belle e pure.. – ecco.. non ho un filo ora.. sono le nove passate e devo ancora fare la doccia.. che poi finchè vado veramente a letto.. vabbè.. buona notte mondobello.. sogni d’oro e d’argento.. (che ultimamente ne faccio di nuovo tanti sogni.. ma proprio tanti..).. chiudo.. notte.. ciao.