io non ho risposte alle tue domande.. non ne ho alle mie… forse mai le avrò.. – non è quanto conta.. – la mia ambizione.. la mia speranza… è un altra.
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la forza del coraggio
notte fonda.. nera.. un mare buio… un bambino piccolo.. forse bimba… stava andando giù.. sarebbe annegato… mi sono tuffata.. scesa giù.. fino a trovarlo e riportarlo su.. l’ho salvato… – ti ho salvato… mi sono salvata… – superando tutte le mie paure….
sommersa
nei miei pensieri.. osservavo una bimba.. due anni.. forse tre.. strappava erba e arrabbiata sembrava volesse mangiarla.. poi ho abbassato lo sguardo.. d’un tratto me la trovo davanti.. in mano un piccolo fiorellino bianco.. si è abbassata e me lo ha donato… oh angelo mio…
ma quanto
mi piace l’autunno? lo amo.. – amo gli alberi che delicatamente si spogliano.. con eleganza stedono il loro manto sui prati.. colorandoli di giallo ed arancione.. – amo il cielo che si tinge di rosa nelle sere come queste.. – passeggiando spensierata.. osservare.. ascoltare.. – tre uccelli che si levano in volo.. altri tre.. contare.. poi tanti.. sorridere.. fermare il tempo.. un pò.. contemplo…
e poi c’è che le giornate sono diventate più corte.. anche se sembra che tutto vada a rallentatore.. è iniziato il mio conto alla rovescia.. novembre è un bel mese.. sempre stato.. per me.. – lo sarà anche questo.. poco importa.. conta l’essenza.. essenzialmente sono.
sta finendo ottobre
il mese dei colori.. il mese delle decisioni.. il mio mese.. – e come gli animali che si preparano al loro letargo.. mi preparo anche io.. non so per quando ne per quanto.. ma ho iniziato.. bisogna esser muniti per l’inverno.. poter riposare corpo e mente.. ma più di ogni cosa.. sarò pronta per il risveglio..
sedici luglio
ci sarà fabio volo a lecce.. per una puntata di deejay coast to coast.. – ma l’orario e strambo.. e non so come fare.. non so proprio.. mannaggia.. e poi a quell’ora non trovi parcheggi in centro.. sospiro.. ci penso un pò..
oggi nove ore di sonno.. ma a riprese.. è brutto dormire così.. ho due occhioni gonfi che sembro un gufo.. vabè.. – si è calmato il vento.. portando via le nuvole.. stanotte pare ci sia una luna gigante.. – bella lei.. – buongiorno sole…
mha…
la sua riunione era durata poco.. meno del solito.. – lo vedo arrivare in ufficio.. ha chiuso la porta dietro di se e si è seduto alla mia scrivania.. – “mi preoccupo?” gli ho chiesto.. e lui mi guarda con un mezzo sorriso.. “si, ora mi preoccupo”.. fa un sospiro e “mi hanno licenziato, venerdì prossimo sarò fuori da quì”.. – mi è crollato il mondo addosso in un secondo.. che fitta al cuore.. per il come.. per la persona.. per me.. – sono li da cinque mesi.. lui da diciannove anni.. – il mio capo non è sempre la persona ideale per lavorarci assieme.. ma andavamo d’accordo.. si rideva anche.. (ho sempre detto e sempre dirò che ha il cuore al posto giusto..) e ora me lo mandano via.. così.. – che ingiustizia.. poi ti dicono “c’est la vie”.. questione di reorganizzazione.. è vero.. è la vita.. c’è chi va e c’è chi viene.. ma un pò di tatto.. un pò d’umanità no? – io di mio già non so dove sbattere la testa per il tanto lavoro.. e non voglio neanche pensare come sarà tra qualche giorno.. – domani mi hanno convocata in riuniune.. alle sette e un quarto del mattino.. – caro universo.. proteggimi tu…
se solo…
una volta una persona mi disse che dopo il dolore viene la rabbia.. quella che ti da la forza per andare avanti.. per combattere.. – vorrei poter accellerare i tempi.. non i miei..
e se..
ero andata a letto triste e con gli occhi gonfi.. stanotte poi un sogno.. – ero in stazione.. una signora si era sentita male.. io ero li accanto.. chiamavo aiuto.. poi ho visto accorrere mamma e zio.. suo fratello – è morto tanti anni fa lo zio.. era più grande di mamma… – quando sono arrivati li.. la signora non stava più male.. io stranita.. da quello che avevo appena vissuto – al risveglio ancora qualche immagine.. e quel senso d’incapacità.. non riuscire a capire.. a dare un significato.. sono andata a lavorare così.. – poi, durante la pausa pranzo ho chiamato mamma e papà..
“ciao pa.. come stai? .. e mamma, che sta facendo? ho fatto un sogno sai..”
“non stai lavorando? tua madre è in cucina che prepara il pranzo, aspetta che te la chiamo” – mamma e papà se li chiamo in orari al di fuori del solito s’insospettiscono. lo sentivo parlare da lontano.. “vieni a dare voce che tua figlia ti ha sognata stanotte”..
“monì, eccomi, sto bene”
“ciao ma.. che mangiate di buono oggi?”
“oggi è san martino, sto preparando il baccalà”
“non era un brutto sogno mamma, ma strano.. c’era zio e poi tu correvi”
“io corro sempre, anche se le gambe mi fanno male, non ti preoccupare”
dopo aver riattaccato sono rimasta un momento così.. credo di aver capito il sogno…
è arrivato ottobre..
quello che te lo immagini con gli alberi che lentamente cambiano l’abito.. indossando colori d’oro e di rosso.. poi.. pian piano si spogliano.. foglia dopo foglia.. lasciando per terra.. il loro bel manto.. – è arrivato ottobre ma ancora non si mostra dal suo lato più bello.. quello baciato dal sole.. invece ha portato la nebbia.. le nuvole.. il vento.. (e ora penso a zero.. ai sogni di latta).. forse il motivo delle mie notti corte sono loro.. ed il motivo per la mancanza dei sogni? me lo chiedevo a pranzo.. credo sia stato la settimana scorsa.. non ricordo a quando risale il mio ultimo sogno.. mi mancano.. – mi manca svegliarmi la mattina e ricordare immagini.. personaggi.. parole.. – mi manca cercare di trovare il significato a quanto mi si presenta nel sonno.. – forse basterebbe dormire un pò di più.. solo che non conosco la ricetta del ‘come fare’.. io mi sveglio dopo un tot di ore (poche).. come stamane.. e allora che fai? ti alzi e decidi di fare la ceretta.. tanto andava fatta comunque e così ti restano meno cose da fare la sera.. – caro ottobre.. se puoi.. regalami i colori.. ridammi i sogni.. riportami il sole…