e la lucina sta lì che lampeggia.. sempre più velocemente..
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c’è una chiamata per te
quando avevo nove anni giocavo con le barbie e l’elastico.. e a scuola tra amichette ci si passava i bigliettini con su le domandine che a voce non ci facevamo perchè imbarazzate.. – mia nipote ha nove anni.. gioca con le barbie e l’elastico.. e le domande riguardanti gli amichetti di scuola.. bhe.. quelle se le scambiano via skype..
“zia sei online?”
danzo..
questa notte brindo a te caro duemilaedodici che sei già alla mia porta.. e brindo anche a te caro duemilaeundici che sei pronto per andare, la valigia nella mano.. – dentro ci hai messo tutti momenti del mondo.. i miei momenti.. quelli che hai voluto io vivessi.. quì.. in prima persona.. te ne vai lasciandomi l’insegnamento di quest’anno trascorso insieme a te.. – hai voluto io crescessi ancora.. – mi hai accompagnata attraverso le paludi dell’ansia e della tristezza, sempre attento che io non possa affondarvici.. – mi hai messa davanti allo specchio mostrandomi come fare buon viso a cattivo gioco e poi mi hai presa per mano.. stringendo forte ad ogni volta, che c’era da tenere alta la testa.. – te ne vai sapendo che ti ricorderò insieme ai momenti nei quali correvi e saltavi di gioia insieme a me.. perchè era tua la pacca sulla spalla quando riuscivo ad andare oltre.. tua la carezza sul viso quando serena ed in silenzio, contemplavo il mondo.. – che bel compagno di viaggio che sei stato caro duemilaeundici.. – prima di salutarmi mi hai attaccato una cartolina al frigo.. sopra ci sono i miei colori.. forti e lucenti.. ci sono tutte le cose care e belle del mio universo.. e al centro.. al centro ci sono io.. sorridente.. – ciao duemilaeundici.. grazie davvero di tutto.. – e a te.. duemilaedodici.. do il benvenuto.. entra pure, voglio farti vedere una cosa.. e poi sai.. sono veramente curiosa di conoscerti :o)
i quadri ai muri
ne ho qualcuno.. ma stanno tutti appoggiati a terra (tranne uno).. proprio non riesco ad appenderli.. – forse per quel senso di ‘definitivo’.. forse per paura che potrebbero stancarmi vedendoli sempre.. non so.. ma faccio tanta fatica.. – oggi però ho preso martello e chiodi.. solo che anzichè appendere l’ultima tela che ho fatto ho appeso questa.. non in casa però.. sta fuori davanti all’entrata.. lì ce la vedo bene.. – febbraio duemilaedue.. avevo appena iniziato a dipingere..
così tanto.. in un piccolo scorcio di testo
un conto è volere vedere le stelle, un conto è farsi guidare..
un conto è saperle là in alto e lasciarle un pò fare..
un conto è la vita che imposta il suo gioco..
un conto è averlo capito..
ebbene si
sto seriamente pensando di ritagliarmi i capelli.. corti corti :-D
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ho fatto un sogno bellissimo.. – ed è stato un pò come diceva roger munier "è il sogno che chiama il sonno"
sogni celestiali
vabè.. ho appena cancellato un bel pezzo di testo.. forse meglio.. alla fine quì non ce lo voglio.. lascio giusto cosa ne è rimasto.. due frasi che mi sono arrivate via mail.. un accordo taciuto.. complicità vissuta e condivisa.. "there comes a point in life where you get tired of chasing everyone and trying to fix everything.. – but it's not giving up.. it's realising you don't need certain people and the drama they bring" – perchè sotto sotto lo so.. è sacrosanta.. per cui la traduco anche.. "arriva un momento nella vita dove sei stanco di star dietro a tutti e di cercare di aggiustare tutto.. – ma non è arrendersi.. è realizare che non hai bisogno di alcune persone ed il dramma che portano con se".. – bella eh? credo di essere a buon punto.. in alcuni casi la cosa mi si presenta veramente semplice.. poi ci sono alcuni altri.. bhe.. su quelli ci sto lavorando su.. bit by bit.. chi sa che il mio compito li.. sia proprio questo.. – i compiti vanno terminati.. come nel gioco.. per passare al prossimo livello.. devi prima superare quello attuale..
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il dulcis va in fundo.. è celeste.. azzurro.. blu cielo.. – le ho cercate per tanto tempo in questo colore.. oggi le ho finalmente comprate.. e so già.. che mi avvolgeranno di sogni stupendi..
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il mondo faunistico
quand'è che si prepara per andare in letargo? perchè io.. grande sostenitrice di darvin.. oggi mi ci sono sentita molto vicina.. – aspettando l'ora della lezione guardavo le foglie sparse per terra.. il sole di questo pomeriggio non ce l'ha fatta ad asciugarle.. e presto.. il vento se le porterà.. come la canzone che faceva 'ton message à la grande ourse.. et la trajectoire de la course.. un instantané de velours.. même s'il ne sert à rien va.. le vent l'emportera..' – la grande orsa questa sera non si vede.. ma una bellissima luna quasi piena con un marte fedele ad affiancarla.. – buona notte mondobello..
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metti..
che in una sera come oggi.. ti perdi tra le vecchie pagine del tuo blog.. tornando indietro nel tempo.. sfogliando e leggendo.. per poi ritrovare storie e situazioni.. frasi e sorrisi.. tracce di bloggers.. di viandanti.. – c'è che mi viene quasi il magone.. – vabè.. lasciamo via il quasi..
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p.s. cinque anni.. quante ne ho viste e vissute.. quante trascritte.. quante taciute.. sto quì che contemplo le lettere.. this is me.. nel mio piccolo e nel mio grande.. strempre stata.. sempre sarò..
voglio fare il pompiere
questo lo diceva sempre il piccolo grisù.. mentre continuava.. impacciato com'era.. ad incendiare tutto :o) ..da ragazzina quando mi chiedevano "tu, da grande cosa vorresti fare?".. bhe.. non ero la tipica bambina.. questo era certo.. per cui.. niente dottoressa.. niente parrucchiera.. niente di tutto ciò.. a dire il vero io non me lo ricordo mica cosa volevo fare.. so che ad un certo punto volevo fare la stilista.. riempivo quaderni interi con ometti vestiti.. poi crescendo ho saputo che bisognava prima fare una scuola per sarti.. e fu così che chiusi quel cassetto.. senza mai aver rimpianto nulla.. (certo che in questo non ho preso da mamma.. che ha imparato e praticato l'arte del taglio e del cucito fin da giovanissima..) – vabè.. tutta una serie di bla bla per dire cosa?.. magari che ieri sera mi sono trovata una mail di una vecchia conoscenza.. così.. un bel pò che non ci si scambiava.. vive a firenze.. ha visto delle mie foto e mi diceva così..
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"credimi.. sei una vera artista con la macchina fotografica….. io penserei sul serio ad un esposizione" – mi sorrideva il cuore.. e con quell'imbarazzo che m'appartiene gli ho risposto che come me ce ne sono tanti ma che comunque stavo pensando di comprarmi una fotocamera decente.. magari prendere qualche lezione.. e lui mi ha scritto "non servono corsi o macchine sofisticate.. la bella foto è nel'occhio e nella mente dell'artista.. hai delle doti.. sfruttale. anni or sono partecipai ad un concorso fotografico.. rullino e macchina fotografica sigillati.. vinse il concorso un tipo che fece una foto al tronco di un albero tagliato.. lo stesso ceppo dove mi ero seduto a fare colazione durante la prova del concorso :o) "
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allora io che fo'? m'informo per dei concorsi? non compro la fotocamera?.. insomma "tu, da grande cosa vorresti fare?" c'è che non lo so.. davvero.. e chi sa.. forse è un bene..
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parlando di fotografia.. io.. che sto sempre dietro all'obbiettivo.. bhe.. qualche volta mi lascio anche immortalare.. ma solo qualche volta ;o).
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doccia e nanna.. tanto sonno.. – nottedoromondobello
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p.s. tutto questo.. mentre al lavoro mi sembra di combattere contro i mulini a vento..