il mio mese.. quello delle foglie colorate.. delle temperature miti.. del risveglio in questo caso.. si, perchè a volte basta ritrovare il contatto con la natura.. l’universo.. e ti risvegli.. torni lucida.. torni a respirare.. – e se fino a ieri dicevo che mi sarei lasciata portare dalla corrente.. oggi dico che ho preso in mano i remi.. – sereno autunno mondobello..
p.s. la vita è troppo bella e troppo breve per sprecarla vivendo le ‘cose’ sbagliate…
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appunti
ho appena fatto il versamento per la macchina nuova.. e ora.. fino a fine anno ho smesso di ballare.. raso al suolo.. un buco nelle tasche.. – vabè.. i cari soldi.. vanno e vengono.. (di questi tempi mi pare che vadano e basta). – sabato si parte.. irlanda ahoj.. pochi giorni.. una specie di caccia al tesoro.. e chi sa.. magari ci bacia la fortuna.. – il mio nuovo spasi si da da fare.. mi fa sorridere col suo modo.. sembra una di quelle storie di adolescenti cresciuti.. un passo avanti, cinquanta indietro.. rido.. che storia la vita.. comunque al momento va bene così.. che alla fine, le conferme fanno bene all’ego.. e all’anima – che non posso solo e sempre parlare di deficit no? che terminone.. già.. le storie monocolor le tralascio.. come dicevo oggi ad una collega “hai presente le barche che galleggiano e vanno con la corrente? ecco.. al momento mi lascio portare.. non so ancora dove.. e non voglio ancora decidere la direzione.. so che da qualche parte arriverò.. sarà una situazione.. e sarà la situazione a farmi muovere”. – intanto sono.. tutto il resto è contorno.. notte d’oro e d’argento mondobello…
quant’è dolce
il senso dell’olfatto.. – scendere dalla macchina dopo una giornata pesante.. e sentire il profumo di anguria nell’aria.. senso di leggerezza.. – ho preso una decisione.. non so ancora bene come muovermi.. ma mi muovo.
i punti interrogativi
mi ero preparata delle domande.. fondamentali per me.. “ottime domande” mi ha risposto mentre mi ha dato il foglio informativo.. quello che bisogna firmare e portare il giorno dell’intervento.. del genere “ho letto, capito e acconsento”.. – mentre uscivo dall’ospedale mi ha chiamata la mia piccola stella “zia, perchè devi operarti?”, “ti ha detto mamma di chiamare?” “no zia, ho chiamato io”.. mi si è illuminato il cuore.. ridevamo entrambe.. – ho visto e vissuto tante cose.. mi reputo una persona forte (anche se fragile).. ma dinanzi alla salute ad ogni colpo mi ritrovo piccola piccola.. spaventata e vulnerabile.. “è giusto che sia così, abbiamo il diritto di sentirci anche piccoli”.. michele.. ha sempre le parole giuste.. – ora sto meglio.. domani ci sarà da spiegare al lavoro.. e poi.. poi chiamo per fissare la data. caro duemilaequattordici.. di certo non mi fai annoiare…
il buongiorno
si vede dal mattino.. e mi sono ritrovata a fare giochi di figure col sole riflesso in casa.. – ho lavorato oggi.. e mi sento meglio ora.. non ho smaltito moltissimo lavoro.. ma ne ho smaltito. mi sentivo una ladra, chiusa in ufficio, senza luce (menomale che fuori ce n’era abbastanza) perchè non si capisse che c’era qualcuno.. – non va bene così.. proprio no. sarà pure una mia decisione libera di andare a lavorare in un giorno libero – o no?! stando alla mia capa no.. stando a lei “io non voglio che lavori il sabato” – si lo so, sembrerebbe la frase di una persona premurosa.. ma la storia quì è tutta un altra.. (e dire che gli straordinari, negli occhi di altre persone vengono interpretati come “goes the extra mile”.. ovvero, senso di responsabilità ecc.. – mi ritrovo in un film nel quale una sola persona mi ha affibbiato un ruolo che non ho scelto.. stretta dentro, come in una camicia di forza. i motivi forse tanti.. forse uno solo.. e lo conosce solo lei. – qualcosa cambierà.. deve.. tic tac… – sospiro.. mi preparo.. cena da amici.. mi farò coccolare stasera..
modalità slow motion
perchè ora ce n’è davvero bisogno.. – è passato il mio primo giorno di vacanza.. ho fatto tanto e niente.. il necessario.. – ora cerco di bannare i pensieri ‘di lavoro’.. cerco di bannare ‘certi esemplari di persone’.. ci provo.. e magari ci riuscirò anche.. lo voglio.. – intanto quì è quasi tutto pronto.. quasi e.. che ancora mi pare di portare troppe cose.. il tanto del poco.. ora disfaccio il mio piccolo bagaglio.. riseleziono.. e rifaccio.. – buon sabato mondobello
mha…
la sua riunione era durata poco.. meno del solito.. – lo vedo arrivare in ufficio.. ha chiuso la porta dietro di se e si è seduto alla mia scrivania.. – “mi preoccupo?” gli ho chiesto.. e lui mi guarda con un mezzo sorriso.. “si, ora mi preoccupo”.. fa un sospiro e “mi hanno licenziato, venerdì prossimo sarò fuori da quì”.. – mi è crollato il mondo addosso in un secondo.. che fitta al cuore.. per il come.. per la persona.. per me.. – sono li da cinque mesi.. lui da diciannove anni.. – il mio capo non è sempre la persona ideale per lavorarci assieme.. ma andavamo d’accordo.. si rideva anche.. (ho sempre detto e sempre dirò che ha il cuore al posto giusto..) e ora me lo mandano via.. così.. – che ingiustizia.. poi ti dicono “c’est la vie”.. questione di reorganizzazione.. è vero.. è la vita.. c’è chi va e c’è chi viene.. ma un pò di tatto.. un pò d’umanità no? – io di mio già non so dove sbattere la testa per il tanto lavoro.. e non voglio neanche pensare come sarà tra qualche giorno.. – domani mi hanno convocata in riuniune.. alle sette e un quarto del mattino.. – caro universo.. proteggimi tu…
due righe così
ho finito di cenare.. ho il portatile accanto.. con un occhio cercavo delle cose.. un orecchio al tg.. (e dicono sempre le stesse cose…) .. ho ancora da sistemare la cucina.. inanto scribbio quì.. due righe.. qualche pensiero.. – è solo che sono tanti.. così tanti che se li mettessi tutti nero su bianco.. scriverei.. scriverei davvero tanto.. – mi ritrovo anche a non voler chiamare qualche amica per non trovarmi in condizione di dover condividere.. – si perchè che fai.. parli o ascolti.. potrei anche solo ascoltare.. ma poi gira e rigira.. – che duemilaequattordici.. quante prove.. quanti ostacoli.. ne superi uno e l’altro già li ad accoglierti.. (pensavo a chi dice “alta la guardia”.. hmm.. e che guardia.. quì ci sta da prenderli come vengono.. di petto.. senza time out.. senza qualcuno che ti asciuga il sudore.. e mi viene in mente balboa.. come in un incontro di box.. solo che io non mi sono mica allenata.. faccio la mia palestra questi giorni.. questi mesi.. e che nessuno getti l’asciugamano). sospiro.. no, non è tutto grigio.. ci sono anche i colori.. quei momenti di sole e calore.. perchè dicono che duri più un minuto di sole che non un giorno di pioggia.. e allora cara pioggia.. dovrai pur cessare.. – c’è da arrivare all’estate.. poi magari avrò meno il fiatone.. poi magari.. le situazioni non me le sentirò più strette.. poi.. – e intanto colleziono i minuti di sole.. non pensando al cuore.. non pensando al corpo.. spegnendo la mente… e mi alleno anche in questo.. che non è mica facile.. – due righe.. per dire niente.. per dire tutto.. va bene così. ventisette maggio.. stiamo andando veloci. ciao mondobello.. sempre bello.
saggiamentepapi
p: “allora, come va?”
m: “papà.. affogo nel lavoro.. ancora sono lenta.. e da giovedì sarò sola..”
p: “il pane sta in mezzo alle spine, se non ti pungi.. non avrai il pane”
m’è talmente piaciuta che me la sono scritta.. – sorrido.. mamma e papà ad ogni situazione hanno sempre un detto pronto.. di quelli che passano di generazione in generazione.. – sono le diciotto e trenta.. non mi reggo dalla stanchezza.. ho corso di meditazione tra non molto e la vedo dura.. troppi pensieri.. troppo viavai nella mia testa.. ma non posso disdire.. attacca bastià.. – c’est la vie mon cher p’tit monde.. faut la prendre comme elle vient..
p.s. primi di aprile la mia prima fiera a francoforte.. mm.. l’idea mi emoziona..
p.p.s. se solo avessi già preso la mano e fossi veloooooce
ultime ore…
devo solo ancora mettere via due tre cose.. dare l’acqua alle mie piante (poi se ne occuperà qualcun’altro).. fare la mia bella figura (emotiva) all’apertivo delle tre (siamo in due ad avere l’ultimo giorno di lavoro oggi).. mandare una mail per salutare tutti.. ma proprio tutti.. e poi..
non sarà semplice.. gli addii.. per me.. non lo sono mai stati.. – vabè che il mondo è piccolo.. e come con tutto nella vita.. mai dire mai.. mai dire mai più.. – e come canta tiziano “vorrei che fosse in un attimo già domani.. per reiniziare per stravolgere tutti i miei piani.. perchè sarà migliore.. e io sarò migliore.. come un bel film che lascia tutti senza parole…”.. sorrido..