un lunedì da leoni

erano le otto e mezza passate da poco.. una telefonata che mi ha illuminata.. ma io.. non glie l’ho mica fatto capire.. questa volta no… e spero tanto.. che questa volta sia quella buona.. abracadabra…

sono rientrata.. meglio di quanto avessi pensato.. abbracci sinceri.. tanti..

si.. oggi è stata una giornata memorabile.. poi si sa.. per alcune cose.. mi capisco da sola.. (è che lo dicono anche le stelle.. su tutta la linea..)  – grazie caro universo.. paziente.. quanto sto imparando ad esserlo anche io..

lui

giorni fa mi ero chiesta… così.. tra me e me… se qualcuno ti chiedesse “dove ti piacerebbe essere baciata?”.. e tra me e me ho risposto “sulla guancia” – prima che ripartissi nel tardo pomeriggio.. ci siamo abbracciati (come farebbero due amici di vecchia data) ha voltato la testa e mi ha baciato la guancia…

si lo ammetto.. ero un pò agitata prima di arrivare lì.. imbarazzata.. io che in fondo sono timida.. – un piccolo localino sul lago.. due tazze di tè.. qualche scambio.. – non ero troppo a mio agio all’inizio.. i primi incontri in posti chiusi per me sono come delle galere.. aiuto, tiratemi fuori di lì… – “ti va di andare a fare due passi?”.. se mi andava? mi aveva letto nel pensiero.. e come si stava per sciogliere il ghiaccio sul lago.. iniziavo a sciogliermi anch’io.. racconti.. confidenze.. – “ascolta.. tu ora andrai a casa a riposare il ginocchio.. io ho una voglia matta di caffè.. ti va di prenderne uno prima che rientri?”..me lo ha preparato a casa sua.. “ma la tua moka fischia sempre? mai sentito una moka che fischia così” “no, non lo ha mai fatto, è la prima volta”.. ero seduta sullo sgabello in cucina.. osservavo le foto attaccate su un quadro in sughero… addosso avevo una sua giacchia.. “senti freddo?” “tranquillo, ora mi passa..” ma era già arrivato col rimedio.. – si dice che bisogna sapere quando è il momento di andare via.. – ho preso il mio cappottino.. e lui con un gesto naturalissimo ha chiuso una delle cerniere della mia borsa.. un abbraccio.. un bacio sulla guancia.. “mandami un messaggino quando arrivi a casa”..

grazie.. du fond du coeur.. – non so se e che seguito ci sarà.. io lo spero.. nessuna aspettativa.. vivo di sensazioni.. e queste.. sono decisamente particolari… molto..

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about midnight calls

menomale che non capitano tutti i giorni.. – chiudere gli occhi alle due e mezza di notte.. per riaprirli alle sei del mattino.. – sono scombussolata.. ed ho veramente bisogno di riposare.. il corpo.. la mente.. parcontre.. tra le tante cose dette e ascoltate questa notte.. c’è questa frase.. “non stancarti mai di non capire, perchè finchè non capisci.. vivi..” – c’è tutto li dentro.. tutto…

il diciottto

mio mio mio… – ma quanto bella e particolare è stata questa giornata?.. al programma stamane una signora (grande eh.. credo intorno ai settanta).. mi ha detto “lei è una donna meravigliosa”.. sono rimasta senza parole.. una perfetta estranea… e mentre volevo uscire mi corre dietro la signora diuric (che so che si scrive diversamente.. ma così si dice… “che peccato io non abbia nemmeno il suo numero di telefono”.. – ho chiesto alla réceptioniste se poteva darmi un fogliettino di carta ed una penna… – si è illuminata.. – vedi caro mondo.. uno dei doni più belli che si può fare ad una persona è.. ascoltarla.. veramente.. io queste due signore le ho ascoltate in questi giorni.. ho sorriso e condiviso.. soprattutto la voglia di vivere… quella è contagiosa sai..
nel pome un caffè à deux.. un amica d’infanzia.. il caffè che avremmo dovuto prenderci più di un anno fa.. ma poi si sa.. si lavora.. ogni uno a correre dietro alla sua vita (un pò è così.. anche se è orrendo scrivere una tale cosa).. oggi li.. lei ed io.. ridendo.. raccontando.. è arrivata anche la sua mamma.. (per alcune persone sembra il tempo non passi mai..) mi ha abbracciata forte (credo di avere ancora addosso il suo profumo)… quanti bei ricordi.. – poi in serata un altro tête-à-tête.. (tutte oggi).. altri racconti.. un corso accellerato per lei su come usare insta stories e tante confidenze… – glie ne ho raccontata una.. recente… e poi un oretta fa.. nemmeno me la fossi chiamata.. la risposta.. – è che io sono una che ama fare le sorprese.. piccoli gesti.. e fino a pochi minuti fa non sapevo se la sorpresa fosse riuscita.. – bingo.. riuscita con tutto il botto “merci pour l’attention.. ça me touche”.. – sorrido.. bello questo mio diciotto… bello bello… – grazie.. – notte d’oro e d’argento mondobello..

mood domenicale

delle diciotto e nonimporta.. (qualcuno ha visto il weekend?.. giuro che mi è passato accanto e io nemmeno me ne sono accorta)… – non mi pare di aver fatto tante cose.. già mi sembra passata un eternità da ieri.. da quando ventiquattr’ore fa giravo per la città.. che la mattina avevo tagliato i capelli… non lo so.. anche oggi.. che giornata così.. chiamarla strana sarebbe farle un torto.. perchè infondo sono stata bene.. (anche se ti ho messo due zollette nel caffè anzichè una..).. sarà che sono distratta io.. oggi.. da un pò.. forse questo mese.. bho.. credo vada tutto troppo veloce.. solo così mi spiego una memoria ballerina.. la sensazione di non viverle appieno le situazioni.. – sono seduta quì ora… tante candele accese.. einaudi che mi suona una mattina in versione piano.. si sente la tastiera.. la sua.. la mia.. – ma com’è questo dicembre? tanti alberi addobbati.. vin brulé per strada e mercatini accesi.. eppure.. a me non pare le persone lo stiano veramente sentendo questo natale.. sembra più di assistere al copione di un film.. – forse perchè mancano due settimane?.. e forse arriveremo alla vigilia tutti stanchi morti (io giusto in tempo per sedermi a tavola.. ((caro universo.. fai si che io resti sul peso attuale.. chiederti di perderne mi pare eccessivo.. mi accontento della prima.. te lo chiedo fin da ora.. nel caso me ne dimenticassi)).. )  .. dicevo.. tutti esausti.. con tutto da finire e tutti da vedere entro la fine dell’anno.. come se non ci fosse un domani.. io invece so per certo che un domani c’è.. sempre.. ed il mio.. me lo auguro un pò più lento questa volta.. voglio poter memorizzare i suoni.. gli odori.. i tatti.. le visioni.. le emozioni.. memorizzare tutto.. sopire.. (il bigliettino a gesù bambino lo scriverò più avanti.. fiduciosa che mi sarà dato ciò di cui ho bisogno.. il master plan.. potessi a volte sapere un attimino prima.. arriverei preparata.. almeno su alcune cose..)… – vabbè.. sospiro.. da quando ho iniziato a scrivere ne è passato.. distratta anche su questo – si perchè hai mai visto una fiamma di candella che balla a mo’ di suono? la mia lo ha fatto.. più volte.. sorrido…