e ti ritrovi in un settembre inoltrato.. con gli alberi che iniziano a tingersi di caldi colori.. i meli gonfi ed i giorni che diventan’ sempre più corti.. – autunno.. dolce stagione della mia base.. spero sarai pieno di cose meravigliose…
sono seduta quì mentre di la ho un bagaglio da preparare.. pantanloni e camice da stirare.. parto per una fiera.. voglia poca.. mi tocca. spero sarà per me un leggero essere.. – sai caro universo.. io so che tu sai tutto e tutto osservi.. e che nessuno passerà senza pagare o esser ripagato.. è con questa consapevolezza che io vado avanti.. karma will do the rest. vado a stiirare.. e magari dopo faccio anche un salto in palestra.. buona domenica mondobello.. bello bello…
quattro e venti
sono sveglia già da un ora.. mi capita spesso ultimamente.. mi sveglio la notte per andare in bagno.. e tornata a letto sono presa dai tanti pensieri lavorativi.. cose da non dimenticare.. cose da fare.. progetti e cose in sospeso.. un carosello.. – stamane (stanotte) ho pensato che prendendo appunti sul cellulare, magari poi mi sarei anche riaddormentata.. questo era un ora fa.. mi sono alzata.. e uno cosa vuoi che faccia nel cuore della notte?
magari può sembrare ripetitivo.. o addirittura esagerato.. ma c’è che sto vivendo periodi quasi massacranti a livello lavorativo.. è che è tutto nuovo.. che mi devo ancora ambientare e capire (la mia capa ieri mi ha detto che ci vorrà un anno).. il lavoro è tantissimo.. non vi sono giorni e mai ci saranno.. nei quali te ne vai a casa la sera, pensando di avere finito tutto.. li non si finisce mai.. puoi finire una cosa.. ma ne hai altre dieci che già aspettano.. (e poi.. ma quante riunioni facciamo?).. – tra due settimane la prima fiera.. germania tre giorni.. poi quella grande a gennaio a colonia e quella a milano in aprile.. si va avanti a suon di mesi.. che ne sono passati già tre.. (ieri colloquio di fine tempo a prova.. già, che i primi tre mesi quì per regola sono sempre di prova.. che ho superato con un bel “e lode”.. anche se.. di strada da fare ancora ce n’è)..
sul privato niente di nuovo.. nessun superman all’orizzonte.. quieto vivere.. e poi lo cantano anche i modà con emma no? aaaaarriverà il sapore del bacio più dolce… sorrido.. – quattro e quaranta cinque.. faccio un altro caffè.
solitamente
di domenica mattina a quest’ora sono in palestra… – ho appena finito di fare i pagamenti.. e ho da preparare per la radio per mercoledì sera.. – mi fermo quì.. lascio qualche scatto (ho riscoperto la passione per gli scatti.. quelli pensati.. non che l’abbia mai persa.. ma questi due gli ho fatti consapevole del fatto, che li avrei usati per condividerli in “posti pubblici”.. anche se.. sono fatti con il telefonino).. ..black & white.. che la foto al mercato vive anche senza i colori.. a me addirittura sembra di poter sentire l’odore.. dell’uva.. della verdura fresca.. – ebbene si, sta finendo agosto (ma quant’è lunga quest’estate quest’anno? siamo ancora over trenta.. tutti i giorni.. io vorrei temperature più vivibili ad esser sincera.. venticinque tò.. si tornerebbe a respirare.. – tra qualche giorno è settembre.. mese dei tanti compleanni.. dei tantissimi impegni.. e magari nel finesettimana prossimo biancheggio anche la stanza che ora sembra un ripostiglio.. e ordino l’armadio.. e.. insomma.. c’è da sistemare un pò casa.. – vorrei fare così tante cose.. risorse limitate.. – caro universo.. vorrei tempi un pò più leggeri.. possibilimente.. posso?
come nei film
ero seduta in giardino.. e mi stavo guardando le foto immagine dei miei contatti su whatsapp… d’un tratto ho notato una foto nuova.. un vecchio contatto.. del quale pensavo il numero non esistesse più.. sono rimasta stranita.. – so che i numeri disattivati possono essere rimessi in circolazione da nuovi utenti dopo un tot di anni.. ma non ci avevo pensato.. d’impulso ho mandato un messaggio:
“strano, mi è appena risbucata la tua foto, hai riattivato il numero?”
(e non ricordavo più che la foto mi era uscita perchè io l’avevo salvata come foto di contatto.. uno a pelle mica ci pensa.. mica si ricorda..) – un ora dopo mi risponde “english?” …ora sorrido.. ma prima ho pensato che fosse uno scherzo.. invece no.. ho risposto in inglese “pensavo fosse il vecchio numero di una mia conoscenza.. sembra tu abbia appena attivato questo numero”.. – il numero mi risponde subito “suppongo fosse stata una conoscenza importante allora”.. altro messaggio “non ti preoccupare”.. – ho sorriso ed ho risposto “lo è ancora.. ciao, chiunque tu sia”
è da film.. una roba stile serendipity o simile.. mi piace.. sorrido.. – buona notte mondobello…
iterum
perchè non mi stancherò mai di ripeterlo…
ho smesso di lavorare presto oggi.. anche perchè.. sono due giorni che inizio alle sei e un quarto la mattina anzichè alle sette (il che spiega senza che io racconti).. – invece di andare subito alla macchina, mi sono voluta fermare in negozio.. prendere delle cose per la sis – esco dall’ascensore e mi ti trovo lui.. il compagno di una lei che lavora con me.. “ciao monia, come stai? lei come sta.. e.. tu come stai?”.. – io non lo conosco.. ci siamo solo presentati due mesi fa.. a sensazioni una persona buona.. (ha quasi sessant’anni.. per mettere subito in chiaro ed evitare che si dipinga uno scenario sbagliato).. – caro universo.. me lo hai mandato tu stasera lì.. io lo so.. lui per me.. io per lui.. – avevamo entrambi bisogno di uno sfogo.. mezz’ora a parlare appoggiati ad un comò nell’esposizione delle camere da letto.. mentre clienti passavano.. e venditori mi salutavano.. situazione quasi surreale.. – sono andata a casa più serena.. anche se ho ancora mal di schiena (psicosommatizzo io..) ..mentre lui.. non credo lui stia bene.. anzi lo so.. ma siamo tutti padroni delle nostre vite.. so che avrà tanto a cui pensare lui.. dal tronde credo lo stia facendo da tantissimo tempo.. perchè non si può morire lentamente.. per amore.
nb: i casi non esistono.
agosto
è da un mese tutto che non aggiorno… e non è che me ne sono resa conto stamane… – sai quante volte ho pensato “ora mi siedo e scrivo…” solo che poi…
primo agosto.. festa nazionale quì… fuori c’è afa.. io allora resto dentro.. (ho appena messo in frigo una bottiglia di caffè… fa estate.. anche quando tu non parti).. – di là c’è una pila di scatoloni che mi aspetta.. – no, non trasloco.. ho finalmente preso di petto il proggetto “quella camera va cambiata”… il guaio è che è la camera dove ho dentro tutto.. quel tutto che per inscatolarlo ti fa perdere ore.. giornate.. (foto, lettere, diari, dichiarazioni dei redditi e parentele).. si perchè non è che prendi e inscatoli.. no, già che ti trovi smisti.. butti via.. amo quel senso di leggerezza.. – vorrei finire oggi.. poi c’è da sbarazzarsi di quel mobile.. riverniciare.. comprare quell’armadio che sta in stanby.. e risistemare.. – vorrei poter pensare che avrò finito entro settembre.. (che i weekend sono quelli che sono.. e di solito anche quelli.. a impegni non scherzano)…
per il resto (chiamasi lavoro nuovo) torno un altra volta.. – che già mi sembra un mini miracolo esser tornata ora… – si, mi sono mancata un pò anche io…
ps. c’è che d’un tratto sento una voglia matta d’innamorarmi.. (tanta voglia di scriverne ora.. ma se inizio.. restano lì gli scatoloni.. e io poi vado in tilt)
sono ancora viva
e questa è una certezza. è solo che.. puntino puntino puntino… – vabbè.. non mi dilungo.. scenario immaginabile.. – rimando.. tornerò quando la mente sarà fresca.. più leggera (di solito nel weekend.. solo che anche quelli ad impegni non scherzano..) – comunque sto bene.. mi batto come meglio posso.. come meglio so… – è tutta questione di tempo.. una volta uno disse… – serena notte mondobello..
metre le settimane passano
questo posto quì prende un pò di polvere… – infondo lo sapevo.. che sarebbero state giornate pienissime.. neuroni in fumo la sera (e non solo).. – iniziare un nuovo lavoro.. dove di conosciuto c’è solo la lingua che parli.. non è un gioco da ragazzi.. ed io non ho più vent’anni.. – è così che rientro la sera distrutta come dopo una giornata di lavoro nei campi.. sotto il sole cocente.. (stanotte ho dormito sul divano.. crollata col telefonino in mano.. che volevo cercare idee nuove su pinterest)… – per fare un piccolo summa summarum delle prime due settimane.. bhe, direi tutto bene.. so che ce la posso fare (le aspettative sono alte.. ed il budget di mia responsabilità ancor di più).. so che potrò far bene.. ma.. devo decellerare in testa.. che io sono solita ad avere delle aspettative mie (quelle di dover sapere tutto subito).. e anche se so che non è possibile.. vallo a dire alla testa dura che mi ritrovo.. – comunque.. finora ci sto dentro.. e l’unica nota dolente è che la mia assistente (non ho mai avuto un assistente io.. fa strano) si licenzierà da quì a breve.. breve inteso come fine mese.. o come fine anno.. non ha ancora deciso. vuole andare a vivere in italia “fare una vita come in vacanza.. non sgobbare per poter andare in vacanza” (chi non lo vorrebbe).. – il dramma è che lei lì ci lavora da vent’anni.. venti.. e che conosce tutto e tutti.. – sono quelle perdite.. quei vuoti.. che il buco dopo ti resta davvero.. ed io poi che faccio? non ho (ancora) le competenze per.. evito un elenco di spiegazioni.. – voglio essere positiva.. voglio pensare che almeno resti fino a fine anno.. il tempo.. mio.. per poter dire “posso camminare da sola”.. padrona di sistemi informatici e non solo.. – ecco.. caro universo.. aiutami tu… parlale tu.. che io ci ho provato già.. sono sei mesi.. che a me aiuterebbero a respirare… grazie.
tra amiche – single
“sai, nel weekend sono andata un pò in crisi” (lei).. “tizia ora ha un compagno.. e io mi chiedo cosa è che non va bene con me”.. sapevo cosa sarebbe arrivato in seguito.. – siamo rimaste li due ore.. davanti a due caffè latte tiepidi.. scordati tra le tante parole.. (che con i diciotto gradi di oggi ci stavano anche).. – è che le single, a secondo dei giorni, sembrano in via d’estinzione.. e quando vieni a sapere che una tua amica ora ha un nuovo tipo, è allora che ti senti davvero una spece protetta. eppure, le statistiche dicono il contrario.. bho, non saprei.. – “ora mi sono iscritta anche io a quel sito.. quella app insomma, ma non so come funziona” – e lo chiede proprio a me.. io non ho la più pallida idea.. quando ho usato io quelle applicazioni (parlasi di nove anni fa) era tutto molto più semplice.. non costava un occhio e non c’era il novantanove per cento di uomini che cercano solo il divertimento, fisico, per capirci. (si perchè se non paghi, o non vedi le foto, oppure vedi le foto ma non c’è lo scambio scritto.. hai capito come funziona? e non parlo di tinder.. che secondo me è squallido.. ma anche lì.. ad ogni uno le proprie preferenze ed esperienze).. – fatto sta, che ho un amica in crisi.. e a niente serve dirle che non è sbagliata lei.. che viviamo in un paese sovrapopolato di donne.. che viviamo in una zona con poca selvaggina e puntino puntino puntino.. – ora sono seduta quì e scrivo.. invece di studiarmi i cataloghi che mi ero portata a casa dal lavoro.. – si, perchè ora questa cosa da da pensare anche a me.. (non sono immune all’argomento, ma per lo più, lo vivo bene.. anzi, ci convivo bene).. però.. sta anche di fatto che non molto tempo fa ho scritto un post lunghissimo e per questo ora non mi voglio ripetere.. – ho appena mandato un messaggino al tipo dannatamente bello ed intelligente.. ovviamente non mi risponderà.. per ora.. magari domani.. è così lui.. (ma perchè io vado ad imbattermi sempre in persone particolari.. complesse.. non voglio dire complicate.. ma non facili ((già, che se fosse facile mica ci starei a pensare)).. – vabbè niente.. scrivo a zig zag.. magari meglio che mi legga i cataloghi.. magari vorrei mi rispondesse (magari vorrei potesse leggermi il pensiero.. e non me ne vergognerei ecco).. ma poi mi chiedo cosa cavolo gli passi per la testa..(evidentemente niente che riguarda me) – no ma davvero.. da cento a zero.. quattro mesi fa era un cercarsi e piccole attenzioni reciproche.. poi.. niente poi. giuro che a me queste cose fanno andare in tilt.. non capirle ecco. poi uno ti dice (e me lo dico anche io, davvero) che nella vita non bisogna voler comprendere tutto sempre ed assolutamente.. bisogna imparare ad accettare le cose per quelle che sono.. move on insomma. si ok, ma per poter andare avanti, uno non dovrebbe prima, almeno, capire perchè sta andando avanti? mi sembro patetica.. eppure è lecito no? ok, leggo i cataloghi va.
presto
per poter dire come va.. per poter esprimere un primo giudizio.. che poi si sa.. quelli magari dopo li rivedi anche.. – comunque ho iniziato bene.. tanti sorrisi.. curiosità.. ma anche indifferenze.. forse perchè sono “quella nuova”.. forse perchè infondo.. e credo sia così.. ogni uno se ne sta un pò nel suo mondo.. – una cosa però la posso dire.. rientrando a casa la sera.. sono k.o. ..perchè è diverso quando inizi qualcosa di nuovo.. devi stare attenta.. sempre.. e allora in questi giorni ho passeggiato.. tanto.. ieri sono tornata anche nel bosco nel quale, a gennaio mi ero persa (le vie infinite).. lascio giusto uno scatto.. per i racconti ripasso..
ah, c’è una cosa che volevo dire.. il tipo.. quello conosciuto a gennaio.. quello dannatamente bello ed intelligente.. è partito per berlino.. tre mesi.. non è che lo abbia rivisto nel frattempo.. qualche messaggio fuggitivo.. ma a me.. da un senso di mancanza.. – si, mi manca.