sono ancora viva

e questa è una certezza. è solo che.. puntino puntino puntino… – vabbè.. non mi dilungo.. scenario immaginabile.. – rimando.. tornerò quando la mente sarà fresca.. più leggera (di solito nel weekend.. solo che anche quelli ad impegni non scherzano..)  – comunque sto bene.. mi batto come meglio posso.. come meglio so… – è tutta questione di tempo.. una volta uno disse… – serena notte mondobello..

metre le settimane passano

questo posto quì prende un pò di polvere… – infondo lo sapevo.. che sarebbero state giornate pienissime.. neuroni in fumo la sera (e non solo).. – iniziare un nuovo lavoro.. dove di conosciuto c’è solo la lingua che parli.. non è un gioco da ragazzi.. ed io non ho più vent’anni.. – è così che rientro la sera distrutta come dopo una giornata di lavoro nei campi.. sotto il sole cocente.. (stanotte ho dormito sul divano.. crollata col telefonino in mano.. che volevo cercare idee nuove su pinterest)… – per fare un piccolo summa summarum delle prime due settimane.. bhe, direi tutto bene.. so che ce la posso fare (le aspettative sono alte.. ed il budget di mia responsabilità ancor di più).. so che potrò far bene.. ma.. devo decellerare in testa.. che io sono solita ad avere delle aspettative mie (quelle di dover sapere tutto subito).. e anche se so che non è possibile.. vallo a dire alla testa dura che mi ritrovo.. – comunque.. finora ci sto dentro.. e l’unica nota dolente è che la mia assistente (non ho mai avuto un assistente io.. fa strano) si licenzierà da quì a breve.. breve inteso come fine mese.. o come fine anno.. non ha ancora deciso. vuole andare a vivere in italia “fare una vita come in vacanza.. non sgobbare per poter andare in vacanza” (chi non lo vorrebbe).. – il dramma è che lei lì ci lavora da vent’anni.. venti.. e che conosce tutto e tutti.. – sono quelle perdite.. quei vuoti.. che il buco dopo ti resta davvero.. ed io poi che faccio? non ho (ancora) le competenze per.. evito un elenco di spiegazioni.. – voglio essere positiva.. voglio pensare che almeno resti fino a fine anno.. il tempo.. mio.. per poter dire “posso camminare da sola”.. padrona di sistemi informatici e non solo.. – ecco.. caro universo.. aiutami tu… parlale tu.. che io ci ho provato già.. sono sei mesi.. che a me aiuterebbero a respirare… grazie.

tra amiche – single

“sai, nel weekend sono andata un pò in crisi” (lei).. “tizia ora ha un compagno.. e io mi chiedo cosa è che non va bene con me”.. sapevo cosa sarebbe arrivato in seguito.. – siamo rimaste li due ore.. davanti a due caffè latte tiepidi.. scordati tra le tante parole.. (che con i diciotto gradi di oggi ci stavano anche).. – è che le single, a secondo dei giorni, sembrano in via d’estinzione.. e quando vieni a sapere che una tua amica ora ha un nuovo tipo, è allora che ti senti davvero una spece protetta. eppure, le statistiche dicono il contrario.. bho, non saprei.. – “ora mi sono iscritta anche io a quel sito.. quella app insomma, ma non so come funziona” – e lo chiede proprio a me.. io non ho la più pallida idea.. quando ho usato io quelle applicazioni (parlasi di nove anni fa) era tutto molto più semplice.. non costava un occhio e non c’era il novantanove per cento di uomini che cercano solo il divertimento, fisico, per capirci. (si perchè se non paghi, o non vedi le foto, oppure vedi le foto ma non c’è lo scambio scritto.. hai capito come funziona? e non parlo di tinder.. che secondo me è squallido.. ma anche lì.. ad ogni uno le proprie preferenze ed esperienze).. – fatto sta, che ho un amica in crisi.. e a niente serve dirle che non è sbagliata lei.. che viviamo in un paese sovrapopolato di donne.. che viviamo in una zona con poca selvaggina e puntino puntino puntino.. – ora sono seduta quì e scrivo.. invece di studiarmi i cataloghi che mi ero portata a casa dal lavoro.. – si, perchè ora questa cosa da da pensare anche a me.. (non sono immune all’argomento, ma per lo più, lo vivo bene.. anzi, ci convivo bene).. però.. sta anche di fatto che non molto tempo fa ho scritto un post lunghissimo e per questo ora non mi voglio ripetere.. – ho appena mandato un messaggino al tipo dannatamente bello ed intelligente.. ovviamente non mi risponderà.. per ora.. magari domani.. è così lui.. (ma perchè io vado ad imbattermi sempre in persone particolari.. complesse.. non voglio dire complicate.. ma non facili ((già, che se fosse facile mica ci starei a pensare)).. – vabbè niente.. scrivo a zig zag.. magari meglio che mi legga i cataloghi.. magari vorrei mi rispondesse (magari vorrei potesse leggermi il pensiero.. e non me ne vergognerei ecco).. ma poi mi chiedo cosa cavolo gli passi per la testa..(evidentemente niente che riguarda me) – no ma davvero.. da cento a zero.. quattro mesi fa era un cercarsi e piccole attenzioni reciproche.. poi.. niente poi. giuro che a me queste cose fanno andare in tilt.. non capirle ecco. poi uno ti dice (e me lo dico anche io, davvero) che nella vita non bisogna voler comprendere tutto sempre ed assolutamente.. bisogna imparare ad accettare le cose per quelle che sono.. move on insomma. si ok, ma per poter andare avanti, uno non dovrebbe prima, almeno, capire perchè sta andando avanti? mi sembro patetica.. eppure è lecito no? ok, leggo i cataloghi va.