ci sono ricorrenze a me care.. come quella del risotto del quartiere.. in una notte di stelle e mezzaluna.. un pentolone da boy scout e posate di plastica.. e mentre la legna alimentava il fuoco.. il vino ed il limoncello alimentavano i nostri racconti.. storie sconosciute.. discorsi nuovi..
poi ci sono le domeniche all’ippodromo.. quelle con la folla che urla il nome del cavallo sul quale ha puntato.. e quelle in cui i fantini vengono festeggiati come delle star.. c’erano anche le bambine.. avevano appena undici anni.. una gara di rosa.. su pony e giovani cavalli.. che poi si sa.. dove c’è cavallo c’è anche cappello.. anzi tanti :o)
e poi.. bhe.. poi ci sono io.. che oggi.. a distanza di quasi tre mesi.. per la prima volta non ho avuto mal di schiena.. grazie..
Non ti sapevo frequentatrice d’ippodromi! ;-)) Belle le immagini davanti al fuoco… e pure i cappelli :-))
Aloha
fin da quando avevo dodic’anni.. e ancora ci lavoravo nei weekend :o) un bacio
contenta per la schiena :-)))
ale