tempo di mezz’estate

tempo di partenze, ma anche di ritorni.. oggi sono partiti anche i miei amori.. due settimane.. e io quest’anno non potrò sguazzare in acqua insieme a loro.. nuotandogli sotto le gambe facendogli fare i tuffi.. – dovrebbe esser tornato il mio orsacchiotto (già, perchè se mettessi quì la sua foto capireste.. parlo del mio amico del cuore.. sorrido.. per lui sarà stata la prima vacanza al mare con valentina.. domani lo chiamo.. – tempo di lunghe passeggiate.. già.. e non solo perchè me lo ha consigliato il medico.. ma proprio perchè mi piace.. e forse.. anche un pò perchè ora ho tempo per farlo.. – tempo di conoscenze.. questa sera un giovane ragazzo riufugiato dell’afganistan.. – e su questo mi soffermo.. passeggiavo.. solito fiume.. ma altro luogo.. ero tornata un pò direzione ‘le mie origini’.. l’avevo già notato sulla panchina.. incrocio di sguardi.. ho proseguito.. spensierata.. – io queste serate così le adoro.. le otto e mezza e giri ancora con la magliettina a cannottiera.. non c’è afa.. ma quel calore che ti avvolge in modo piacevole.. – li ho sentiti i suoi passi che si avvicinavano.. mi sono bloccata.. fingendo di cercare le sigarette.. mi passa accanto si gira e in un tedesco un pò alle prime armi mi fa ‘tu ci vai mai con gli skates?’ ‘no, non ancora.. perchè me lo chiedi?’..bhe.. alla fine abbiamo passeggiato in due.. per una volta non mi sono sentita madre teresa che ascolta anche le zanzare.. (già perchè io attiro estranei che in un batter d’occhio mi raccontano la vita, morte e miracoli).. si parlava del più e del meno.. della guerra nel suo paese.. dei genitori lasciati li.. di come passa le sue giornate.. – abbiamo parlato del suo allah.. indicandomi gli alberi mi fa ‘vedi, tutto questo è opera sua’.. ‘lo so’ gli ho risposto.. e per un pò siamo andati in silenzio.. – mi ha chiesto di lasciargli il mio numero.. (e già lo sapevo).. ci ho messo quasi tutta la via del ritorno a spiegargli ‘come funziono’ io e la mia vita.. e.. la cosa più importante.. che non dipendeva da lui il mio non volerglielo dare.. ma da me.. e dal mio senso di sentirmi poi in ‘dovere’ di aiutare.. già.. una volta ero peggio.. parecchio.. (il mio capo d’apprendistato, a sedici anni mi disse ‘monia, tu dovresti lavorare nel settore sociale’).. dico peggio perchè io so che non potrei mai lavorare nel sociale.. faccio miei i problemi degli altri.. me li porto a casa.. non ci dormo.. cercando vie e mezzi per aiutarli.. ci sto male e soffro nel veder soffrire.. e questo.. non è bene.. non fa bene a me.. e se non sto bene io, non posso far star bene chi mi circonda.. poi però crescendo impari a distinguere.. a selezionare.. dividi.. decidi.. in me c’è sempre quella piccola madre teresa.. ma oggi ci convivo quasi pacificamente.. – ‘ti prometto che non ti chiamerò.. non sarò uno stress per te.. tu, se vorrai, se ti trovi da queste parti.. a passeggiare.. o per berti un caffè.. mandami un messaggio.. che io ti raggiungo’.. l’ho guardato.. era sincero.. io un attimo titubante (‘e tutto quel sacrosanto discorso che ti ho appena fatto?’) ci siamo scambiati i numeri.. tranquillamente.. io so che non mi chiamerà.. forse userò quel numero.. forse no.. sempre tranquillamente.. perchè per quel ragazzo.. rivolgermi la parola questa sera.. è stato un atto di coraggio.. ecco.. questa direi che è una certezza.. – un pò come la mia bolla al piede ;o)

3 thoughts on “tempo di mezz’estate

  1. ..forse sono stata anche un pò ingenua.. forse non glie l’avrei dovuto dare.. forse.. non lo so.. ma in quel momento non ci ho visto niente di male.. e .. nessun pericolo.. – confido che sia stato innoquo il mio gesto..

    yas.. hai presente la canzone dei gemelli diversi? ‘a chiara piace ridere?’ ..ecco.. mi presento ;o)

    giu’.. che te hai imparato a conoscermi.. anche io.. su questo.. non avevo dubbi :o)

    baci

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