perchè nessun amore è sprecato

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..sono rientrata ora.. stanca.. ma grata.. di aver potuto essere tra le file di persone estasiate che ridevano ed applaudivano.. per poi.. infine.. commuoversi insieme a lui.. grande grande benigni.. – per oggi, non riesco a scrivere altro.. buona notte mondo..

"Amor, che a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte…". Dunque, l’amore non esonera nessuna persona amata dall’amare a sua volta. Dante qui richiama esplicitamente la teologia cristiana secondo la quale tutto l’amore che ciascuno dona agli altri, tornerà indietro parimenti, anche se non nello stesso tempo o forma.

Queste furono le parole che essi dissero (sebbene parli solo Francesca). Dante china il viso pensoso, finché Virgilio lo sprona chiedendogli "A che pensi?". Dante non dà una vera e propria risposta ma sembra proseguire ad alta voce i pensieri: (parafrasi) "Che bei pensieri amorosi, quanto desiderio reciproco portò queste anime alla dannazione!". Poi, rivolgendosi di nuovo a loro: "Francesca, le tue pene mi fanno diventare triste e pio, al punto di aver voglia di piangere. Ma dimmi, con quali fatti e come avete fatto a passare dai dolci sospiri alla passione, che porta tanti dubbi di essere corrisposti."
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Ed essa rispose: (parafrasi) "Niente è peggiore per me che ricordare i tempi felici ora che sono in questa misera condizione, e lo sa bene il tuo dottore. Ma se proprio vuoi sapere l’origine del nostro amore, ti racconterò tra le lacrime ("come colui che piange e dice"). Un giorno stavamo leggendo per passatempo dell’amore di Lancillotto. Eravamo soli e non sospettavamo niente. Più volte quella lettura ci spinse a guardarci e ci fece sbiancare… ma fu in un punto preciso che vinse la nostra volontà: quando leggemmo il bacio tra Lancillotto e Ginevra, Paolo, che da me non verrà mai diviso, la bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse: quel giorno non andammo più avanti nella lettura."
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Mentre uno spirito diceva questo, l’altro piangeva in modo talmente pietoso, che mi sentii morire e caddi per terra come cade un corpo morto.
Questi due sono le anime di Paolo e di Francesca che si innamorarono follemente e che vennero sorpresi da Gianciotto, rispettivamente fratello e marito dei due, e trucidati.
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Francesca commossa dalla pietà mostrata da Dante gli racconta di quell’amore così forte che li ha uniti sia nella vita che nella morte e del momento in cui i due si resero conto del loro amore reciproco, e durante tutto il racconto Paolo singhiozza. Dante infine vinto dall’emozione perde i sensi e cade a terra.

2 thoughts on “perchè nessun amore è sprecato

  1. oh…. come piace tanto anche a me questo verso…

    l’amour l’amour… che torna… magari in altro tempo, magari in altre forme ;-)

    buona giornata!

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