10 thoughts on “memorial

  1. Amica Monia, come siano gli Svizzeri (quantomeno gli Svizzeri Italiani), ben lo so, essendo cresciuto a Montano Lucino, molto vicino al confine. Negli anni ’70 con mio padre, ogni fine settimana eravamo nel canton Ticino e ancora ricordo con nostalgia i cioccolatini (moretti?) con la panna di mele, nonchè il classico Toblerone ;-)

    In realtà la cosa divertente stava nel vedere questo gruppo di Svizzeri, da un lato tentati di reagire nel classico modo: cose da Italiani (con una certa qual sufficienza)! Dall’altra bloccati dall’assoluto tecnicismo della cosa, invece, assai svizzero (è per questo che gli Svizzeri vengono in così grande quantità a Milano, si sentono un po’ a casa e come bonus possono lanciarsi a 160 km/h in autostrada e parcheggiare in seconda fila ;-)). Era l’evidente scontrarsi nelle loro espressioni facciali e corporee, di due impulsi assolutamente contrapposti. Poi la cosa è risultata ancora più divertente, dato che dopo di loro, è arrivato alla cassa un Romano, che con eccezionale placidità, ha esclamato: “Ah! Chissà in che classe sto io..boh, anvedi, l’artra vorta ho pagato cinque Euro…stavorta me sa che ne pago due, stamo a vedè!”

    Come dire…lo scontro di civiltà :-D

  2. Ciao, ho letto il tuo commento da Ubi e volevo dirti che concordo che la Svizzera è molto bella.

    Quando ero più giovane ho avuto una “storia” (di due anni, una storia “seria”) con una ragazza come te, italiana nata in Svizzera da emigranti. Ho visto soprattutto Losanna che ritengo una città assolutamente meravigliosa, poi ho visto Berna che è molto più austera e “tedesca”… e Malleray che è il paesino dove questa ragazza è nata, un incantevole paesino tra le montagne. Ricordo ancora i miei assalti di prima mattina al panificio del paesino, per gustare i loro incredibili croissant alla cioccolata… e il verde delle vostre foreste, nessun verde al mondo è paragonabile…

    Così, mi sembrava giusto dirtelo.

    Ciao

  3. senza dubbio si ubi, lo scontro di civiltà ci sta.. lo vedi, lo senti.. ed è vero che gli svizzeri, o coloro come me, che ci vivono, vanno spesso e volentieri a milano (di fatti torno mese prox).. 2-3 ore sei li, shopping, cappuccio e briosce e qualla sana aria d’italianità che quì manca.. tanto.. – cmq si.. sorrido, immagino il gruppetto abbia fatto scena ;o)

    grazie del tuo commento “giusto da dire” strato.. appreciate.. – credo tu ti sia perso i pezzi forti ;o) ..zurigo, berna, lucerna.. città bellissime.. poi, per noi, zurigo è una piccola metropoli, little milan.. si sta bene in svizzera.. manca solo il mare.. ed un pò di joie de vivre.. ma questa è una altra storia.. sicuramente legata ai nostri ritmi.. all’economia.. al lavoro.. alle priorità per farla breve.. ma.. non ci lamentiamo.. altrimenti.. un weekend in bella italy e ti riporti un pò di sole :o)

    signori.. merci della vostra visita :-D

  4. Esattamente le cose che diceva Katia, la mia ragazza di allora… “manca il mare … e un po’ di joie de vivre”; e di quest’ultima non capirò mai il perché, avete certe opportunità (principalmente economiche, ma scusa se è poco) che noi ci sognamo… cmq grazie della visita e… alla prossima! ;)))

  5. money talks si usa dire.. ma non è certo il benessere (e nemmeno di tutti credimi) che da la joie de vivre.. come citato prima.. credo dipenda molto dalla pressione dell’andamento economico.. e poi.. saranno si più alti gli stipendi confronto al sud europa.. ma è relativo al carovita.. ti parla una ragazza che si mantiene da sola ;o)

  6. Eeeh, quanto al rapporto stipendi carovita, scusa, ma non c’è paragone (come per l’andamento economico), quanto alla gioia di vivere, senti cosa ti dice un Napoletano di Milano ;-)

  7. Infatti mi sono espresso troppo velocemente e “brutalmente”. Come dice anche Ubi, da quello che ho visto io (ormai però diversi anni fa), mi pare che il rapporto col carovita sia ben diverso da qui, tant’è che tu ti mantieni da sola, cosa che qui è molto più difficile. Ma soprattutto, la maggior disponibilità economica ti consente di intraprendere strade e progetti che qui puoi solo sognare… e principalmente per mancanza di fondi. E tempo, che alla fine è la stessa cosa: ad es. io ho uno stipendio più alto della media, ma devo integrarlo con altri lavoretti perchè non basterebbe… e questo si traduce in (ulteriori) tempo e risorse sottratti alla “joie de vivre”! ;D

    E non so come sia la pressione lavorativa da voi, ma nemmeno da noi si scherza, soprattutto nel “mio” Nord-Est che sembra fatto apposta per i muli da soma!

    Ciao

  8. che dirvi.. provare per credere forse.. molte cose che si raccontano della svizzera e di chi ci vive sono solo cliché, bon, non tutte, ma parecchie..

    io non discredito quanto dite voi.. ma vorrei elencarvi giusto qualche paragone:

    in italia, anche giovani riescono a fare i mutui – in svizzera, come minimo sei in due, e come altro minimo hai un buon 15% di capitale proprio xchè altrimenti t’ammazzi..

    altra mazzata.. le tasse.. dobbiamo passare allo stato un buon 15-20% dello stipendio annuo (a secondo da dove vivi).. ah, gli affitti? un quarto (tutto) dello stipendio mensile (minimo e niente lussi).. – ultimo esempio restando nel giornaliero.. un kg di pane quì lo paghi da 2 ai 2.70 euro.. non mi pare poco..

    cmq si, molti giovani possono mantenersi da soli quì (consideriamolo lusso, ma dei sensi..) perchè a fine mese ci sono i costi fissi.. e sono tanti ed alti.. se riesci a mettere da parte qualcosa (se), bhe, magari ci rientra una vacanza o ci paghi la riparazione alla macchina, a secondo.. – but believe me, non ci viene regalato nulla.. già

    alla fine.. che dire ancora.. gli uni hanno questo.. gli altri hanno l’altro.. credo se ne potrebbe parlare per ore.. ma in un blog.. mha.. la vedo lunga ;o)

    ..buona notte e buon weekend :o)

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