quand il me prend dans ses bras

il me parle tout bas.. je vois la vie en rose… il me dit des mots d’amour.. des mots de tous les jours.. et ça me fait quelche chose..

mi sono svegliata così stamane.. che canticchiavo la vie en rose.. aprendo gli occhi ancora le parole nella mente.. nitide.. solo la melodia era diversa.. non era la piaf ma era la musichetta di lupin.. quella con la fisarmonica.. – allora che faccio.. penso alla vie en rose.. à lui qui me dit des mots d’amour.. oppure mi soffermo sul ladro gentiluomo? oppure il nesso lo trovo nella parigi della belle époque? forse è un intreccio di entrambe.. sorrido.. che sogni.. – sarà la luna piena di oggi.. che dopo nemmeno cinque ore mi ha tirata fuori dal letto.. canticchiando..

ieri sera ho rivisto le mie donzelle.. raggianti.. – mai cambiare le buone abitudini.. e noi come ogni dicembre ci siamo date appuntamento a zurigo.. dicembre.. quando maria da miami torna in svizzera per qualche giorno.. dicembre.. quando il mondo rallenta un pò.. noi tre ci ritroviamo intorno ad un tavolino.. in una serata nella quale veniva giù di tutto.. pioveva a secchiate ed il vento sembrava volesse sradicare gli alberi.. – a tarda ora eravamo rimaste solo noi in quel locale dalle mura in mattone.. candele e luce soffusa.. – noi ed i nostri racconti.. avventure e disavventure.. storie di lavoro e di cuore.. storie di vita.. noi ed il tempo, che si era fermato ad ascoltarci.. anche lui.. – sospiro.. son passati tredici anni da quando si lavorava insieme.. – ieri sera.. arrivata li ho scattato una foto.. mandando poi un messaggio “io tra le mura di questa ditta sono cresciuta.. e tra queste mura.. ho lasciato un pezzo di cuore..”

et je vois.. la vie en rose..

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